Michele Merenda
SALINA – “Unica”; “Straordinaria”; “Eccezionale”. Questi sono solo alcuni degli aggettivi che i giornalisti ed i tour operator statunitensi hanno adoperato per descrivere la loro esperienza alle Eolie, poco prima della partenza. Giunti a Salina martedì scorso, dopo essere stati altri due giorni a Lipari, gli addetti ai lavori hanno dimostrato ancora una volta un’interazione perfetta con l’ambiente insulare. «Questa magnifica esperienza – ci ha detto Riccardo Strano, Direttore Enit-agenzia nazionale turismo per il Nord America – è nata poco prima del novembre del 2008, cioè quando Clara Rametta (Assessore al Turismo del Comune di Malfa) si è presentata nel mio studio a New York. L’idea era quella di promuovere una parte della Sicilia (le Eolie) degna di essere finalmente conosciuta su una scala molto più ampia. In un primo momento – ha confessato il Direttore – mi sono trovato spiazzato; ma poi, mi sono lasciato affascinare dall’iniziativa. Proprio quel novembre, approfittando del viaggio degli albergatori eoliani in terra americana per un progetto eno-gastronomico, abbiamo invitato giornalisti e tour operator per mostrare loro immagini, filmati e prodotti dell’arcipelago. Personalmente, non mi aspettavo tanta partecipazione e tanto entusiasmo! A quel punto, mi sono lasciato scappare: “Certo, sarebbe bello andare a vivere direttamente sul posto certe emozioni…”. Nemmeno il tempo di dirlo e tutti si sono dimostrati entusiasti. I 32 tour operator ed i 13 giornalisti presenti oggi, sono il frutto di un’attenta selezione. Grazie a tutto ciò, quello delle Eolie è diventato sicuramente uno dei più importanti work shop/educational tour dell’anno. Il programma – ha illustrato Riccardo Strano – è stato supportato dalla Federalberghi delle Eolie e dalla Regione Sicilia. La cosa da rimarcare è che tutta questa gente proveniente dall’America ha potuto vivere le isole tramite la passione, il calore e l’ospitalità degli eoliani stessi. Ho visto negli addetti ai lavori profonda commozione ed ammirazione. La cultura, il cibo e soprattutto il patrimonio naturale, si sono dimostrati delle scelte vincenti. Non bisogna trasformare queste isole in copie di altri luoghi, perché sono straordinarie così come sono. Si tratta di un mix virtuoso di prodotto, privo di stereotipi. Le isole, diverse tra loro, sono perfettamente integrative e credo che ci possa essere gloria per tutti. Le strutture sembrano buone e risultano essere un ottimo prodotto per il mercato americano. Certo, dopo aver vinto la scommessa con gli operatori, adesso si tratta di coinvolgere l’utenza tramite anche dei collegamenti efficienti. Oggi ci troviamo a Salina, un’isola ancora spontanea, pura. Un’isola che non ti aspetti. Nella lingua inglese – conclude il Direttore – c’è solo un aggettivo per descrivere queste realtà eoliane: “Amazing”, cioè qualcosa che va oltre lo straordinario. Dico solo che ci sono già dei movimenti in tempo reale. Un gruppo di turisti, è stato contattato da un tour operator si sposterà proprio alle Eolie». La serata di Salina, tenutasi a Malfa nel piccolo borgo marinaro di Scalo Galera, è stata allietata dalla delicata performance del gruppo “Compagnia Popolare Liparense” di Lipari, offerto dalla Provincia regionale di Messina. (nella foto: Strano che scherza con gli operatori turistici di Salina)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/28/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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