Lombardo accoglie l'invito al dialogo

Gazzetta del Sud PALERMO- «La dichiarazione del presidente Silvio Berlusconi, che apre al dialogo e al confronto - osserva il fondatore e leader del Mpa - mi induce a fare precedere la decisione al dialogo e al confronto con il premier». Nessun problema neppure con gli altri esponenti del Pdl che al momento sono sul fronte opposto a Miccichè e Lombardo: «Con il presidente del Senato, Renato Schifani, e il ministro alla Giustizia, Angelino Alfano - dice il governatore - ci sono rapporti civilissimi. Con Alfano, poi, c'è stato anche un incontro nei giorni scorsi». Resta in sospeso l'annunciata mozione di censura all'Ars, che Lombardo definisce "ridicola". «Se vogliono essere coerenti fino in fondo si dimettano - aggiunge - e se non hanno i numeri per una mozione di sfiducia per tornare tutti al voto gli presto miei deputati». Schermaglie che precedono il vero scontro: le urne e i risultati alle prossime europee, che potrà diventare una cartina tornasole del gradimento dei partiti in gara, soprattutto in Sicilia. Quanto alla minacciata espulsione dalle giunte dei maggiori comuni degli assessori Mpa, il coordinamento regionale del Movimento non si dice preoccupato: «Evidentemente nel Pdl quelli intenzionati a sfasciare tutto vogliono avere il sopravvento arrivando persino a minacciare vendette trasversali che appartengono ad attività ben diverse da quelli istituzionali, manifestando così la preoccupazione per il dilagare dell'Autonomia in Sicilia». «Pur tuttavia, nelle tante amministrazione a guida Mpa non si reagirà allo stesso modo: saranno incrementate – prosegue la nota – le scelte autonomiste, le uniche che fanno gli interessi della Sicilia e dei siciliani». Le "prove tecniche" erano cominciate ieri sera con l'annuncio ufficiale del presidente della Provincia di Messina Nanni Ricevuto di ritiro delle deleghe. Ma è stata una falsa partenza. Smentita subito dopo.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/2/2009