Gazzetta del Sud
Palermo- Il presidente della Regione Raffaele Lombardo riunisce oggi la sua giunta. Saranno assegnate 9 delle 12 deleghe. Ai tre tecnici, il magistrato Caterina Chinnici, l'industriale Marco Venturi e l'avvocato Gaetano Armao andranno, rispettivamente, l'assessorato alla Famiglia, quello all'Industria e la delega alla Presidenza. Confermati Massimo Russo alla Sanità, e gli esponenti del Pdl, sospesi dal partito: Titti Bufardeci ai Trasporti e Turismo, Michele Cimino al Bilancio e Luigi Gentile ai Lavori pubblici. Roberto Di Mauro e Giuseppe Sorbello dell'Mpa restano al Territorio- Ambiente e alla Cooperazione. Lombardo terrà l'interim su Lavoro, Agricoltura e Beni culturali, in attesa di un chiarimento con gli alleati dopo le elezioni e, soprattutto, dopo l'incontro con Silvio Berlusconi. Si tratta di un passaggio ulteriore che non modifica nulla rispetto a quanto già annunciato se non formalizzare quanto già noto. Tuttavia nel Pdl l'annuncio non è stato gradito. Ci si attendeva un gesto di distensione con il rinvio a dopo le Europee per ridiscutere tutto l'insieme delle deleghe non solo completare la formazione con l'assegnazione degli interim. Adesso tutta l'attenzione è rivolta alla seduta di domani all'Ars che dovrebbe discutere una "mozione di censura" proposta da una trentina di deputati del Pdl all'indomani dell'azzeramento della giunta precedente. Ma tra chi invita a ad abbassare i toni, chi auspica un passo indietro, chi insiste nel rinviare il dibattito ormai a dopo le elezioni, fino a stasera ci sarà incertezza sull'esito. é scontato che il presidente della Regione non vi parteciperà dunque i deputati del Pdl si domandano che senso può avere un dibattito senza il principale interlocutore. Ieri anche il vicepresidente vicario dell'Ars Santi Formica ha proposto di rinviare ormai tutto a dopo il voto. E il deputato nazionale Carmelo Briguglio, pur considerando un obbligo del presidente non sottrarsi al dibattito in Aula, ha detto di essere fiducioso perché si creino le condizioni di un rinvio per attendere con serenità il risultato elettorale "anche per gli inevitabili effetti che avrà sulla crisi siciliana". Secondo Titti Bufardeci "una sintesi verrà trovata, nell'interesse del partito, ma soprattutto nell'interesse dei siciliani e ribadisce il suo appello a Berlusconi: «il premier deve essere messo a conoscenza delle diverse posizioni all'interno del partito in Sicilia. Sono certo che le saprà interpretare e risolvere». Non si sa cosa farà il Pd che oggi riunirà il proprio gruppo proprio per decidere se partecipare, astenersi, presentare una propria mozione o disertare l'Aula. Mentre il capogruppo Antonello Cracolici dice che «al di là delle tregue annunciate la crisi che si è aperta è irreversibile, e l'ultima sceneggiata si consumerà giovedì all'Ars quando, dopo le mozioni di censura, per evitare di perdere la faccia rinvieranno il dibattito a dopo le elezioni».
L'Mpa quasi certamente non ci sarà se non con qualcuno ma solo per seguire cosa accadrà.
La giornata festiva di ieri, dopo gli inviti a non esasperare le contrapposizioni, doveva essere di relativa calma ma sembra che "l'ascia di guerra" venga sotterrata e ripresa continuamente, a seconda delle dichiarazioni battute dalle agenzie. E i colpi a distanza non sono mancati. Tra l'Udc e l'Mpa in particolare ma anche con lo stesso capogruppo Pdl Innocenzo Leontini, che riportiamo a parte. Ci si attende la svolta dall'incontro di Lombardo con il premier Berlusconi che ormai avverrà dopo le elezioni. Anche se il quadro è ormai definito e l'alleanza che ha governato finora non sarà più la stessa. Il presidente della Regione anche ieri a cefalù ha ribadito di non essere più disposto a imbarcare chi ha remato contro in tanti mesi, frenando l'attività dell'Esecutivo.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/3/2009
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