Lipari- Il commissario UE alla pesca, Joe Borg, delude il movimento cooperativistico della pesca e ribadisce il fermo no a valutare l'ipotesi di un qualsivoglia intervento, diretto o indiretto per fronteggiare l'aspra crisi innescata a livello europeo dai rincari record del prezzo del carburante da pesca. " Il commissario Borg - si legge in una nota di Lega Pesca, Agci Agrital e Federcoopesca - nell'incontro con le associazioni non ha modificato di una virgola la posizione già espressa nel recente passato, ricordando che ogni intervento rischierebbe di aumentare il problema del sovrasfruttamento delle risorse. Anzi, lo stesso Commissario non ha mancato l'occasione per annunciare, in coerenza con i rilievi e le critiche mossi dalla Corte dei conti, un deciso rafforzamento dei controlli e delle ispezioni sulle attività di pesca e sulle catture". Borg, di contro, avrebbe offerto come uniche prospettive per il settore l'utilizzo del de minimis per la piccola pesca e di piani di ristrutturazione per il disarmo dei pescherecci di più grandi dimensioni. Lontani, inoltre, i tempi per l'avvio di programmi di ricerca per il rispamrio energetico e nuovi combustibili , di cui il Commissario, comunque, non ha diretta competenza. Per le associazioni la constatazione di ritrovarsi " di fronte ad un muro di gomma che ostacola e verifica qualsiasi iniziativa. La crisi strutturale invoca interventi strutturali che al momento stentiamo ad intravvedere", hanno lamentato i presidenti Buonfiglio ( Agci Agrital), Coccia ( Federcoopesca- Confcooperative) e Ianì ( Lega Pesca). " Le istituzioni, innanzitutto quelle comunitarie- hanno concluso- devono mettere in campo nuovi strumenti e strategie per accompagnare quell'indispensabile processo di ristrutturazione che il settore deve necessariamente intraprendere perchè sia garantita la sostenibilità economica dell'attività".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/7/2007
dalla nostra Daniela Bruzzone
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