Cascio da Lombardo

Gazzetta del Sud PALERMO Ore 14: il presidente dell'Ars Francesco Cascio varca il portone di Palazzo d'Orleans atteso dal presidente della Regione Raffaele Lombardo. Tema dell'incontro il dibattito sulla crisi, chiesto all'indomani dell'azzeramento della giunta dal Pdl e poi rinviato ma che si svolgerà martedì 30. Lombardo ha assicurato la sua presenza e Cascio ha quindi deciso di dedicare una prima seduta di mercoledì 24 alla legge sugli aiuti alle imprese e la settimana successiva di inserire nell'agenda dei lavori l'attesa e delicata discussione su tutta l'attuale vicenda politica non ancora conclusa. Aspetto quest'ultimo che ha impegnato gran parte dell'incontro tra i due. Cascio, interprete anche delle posizioni del ministro Angelino Alfano, ha ribadito l'opportunità di scelte politiche che possano ricucire le lacerazioni all'interno della coalizione, quindi recuperando l'appoggio dell'Udc con una sua presenza in giunta, sia pure con uomini di area se non proprio esponenti del partito. Ha ribadito le ragioni di quell'alleanza che a Sala d'Ercole conta una solida maggioranza, necessaria per tutto il percorso successivo di riforme che l'Esecutivo porterà avanti. Cascio ha poi invitato Lombardo a temporeggiare e attendere che martedì o mercoledì della questione siciliana si occupi il premier Berlusconi. L'incontro, cordiale quanto a rapporti tra i rappresentanti delle massime istituzioni regionali, non sembra aver prodotto mutamenti nella linea del capo dell'Esecutivo. Lombardo infatti si è mostrato fermamente deciso a liquidare le tattiche dilatorie e a procedere oltre nel portare avanti il programma del suo governo che è già completo, sia pure con i tre interim che vorrebbe completare con altrettanti uomini di esperienza e graditi ai partner ma che sceglierà lunedì senza aspettare oltre. C'è stato tutto il tempo necessario perché chi fosse interessato si facesse avanti: «La Sicilia attende decisioni che vanno prese e non si giustificherebbe un'ulteriore dilatazione di tempi che finiscono per frenare e incidere sull'azione di governo». Fin qui il colloquio dei due. Rimane sullo sfondo la questione dei tre assessorati disponibili che il Pdl vorrebbe diventassero cinque. Ma nell'assetto precedente erano sei in tutto i suoi assessori e nessuna concessione in più in questa direzione appare probabile. E poichè tre vi sono già (Bufardeci, Cimino, Gentile) rimane da completare l'ulteriore terna. Un problema peraltro interno più al Pdl che attraversa una fase di profonda spaccatura con diversi gruppi che finiscono per convivere obtorto collo mentre il collante del mega partito comincia a non tenere più. Così, mentre i tre coordinatori nazionali Verdini, La Russa e Bondi, insieme ai due regionali Castiglione e Nania, pongono ancora come pregiudiziale l'azzeramento della giunta, i deputati regionali non sono tutti d'accordo e l'hanno dimostrato disertando in tanti la prima riunione del gruppo dopo la crisi. Sul punto Lombardo è irremovibile: «Non si azzererà nulla». Nè potrebbe farlo dopo essersi scelto un Esecutivo in sostituzione del precedente proprio perché vi era all'interno chi remava contro. Pronto quindi ad altri suggerimenti per l'integrazione degli interim, purché si tratti di persone non collegate a chi finora ha creato solo ostacoli. «L'unica strada per annullare le attuali distanze – ha sottolineato il presidente della Regione - è quella di lavorare per la Sicilia, di capire che gli Ato vanno riformati perché ci stanno portando in malora con un miliardo circa di debiti, con le discariche stracolme e i servizi bloccati perché la gente non viene pagata. E poi, tagliando tutti gli sprechi e gli sperperi, razionalizzando la spesa e investendo bene le risorse: quello che abbiamo fatto nella sanità va fatto nella formazione, nell'agricoltura, nel commercio. Non c'è un ramo dell'amministrazione che non abbia bisogno di una ristrutturazione profonda, di una manutenzione straordinaria senza le quali la Sicilia affonda. In caso contrario è la fine e noi, naturalmente, non possiamo permetterlo". Col presidente del Consiglio, quando sarà, si dovrà parlare di fondi Fas, agricoltura, infrastrutture, trasporti e di tutte quelle cose che da un secolo vedono aggravarsi il divario tra Nord e Sud del Paese. ma. cav.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/19/2009

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Casa tipica eoliana Montegallina Lipari
Villetta Tipica S. Margherita Lipari Villetta Tipica S. Margherita Lipari
155.000
Vendesi villa Cappero Lipari Vendesi villa Cappero Lipari
650.000
Casa semindipendente Santa Margherita Lipari Casa semindipendente Santa Margherita Lipari
310.000
Affaccio sul mare Lipari Affaccio sul mare Lipari
380.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

Spaghetti alla strombolana

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands