" Convergenza d'interessi per spreco di denaro"

" Convergenza d'interessi per spreco di denaro" Lettera di Klaus Dieter Simon, ad di Aqua Blue, anticipata per email al Ministro, On. Stefania Prestigiacomo; al Vice Capo di Gabinetto; Magistrato Dott.ssa Bernadette Nicotra; al Capo della Segreteria del Ministro, Dott.ssa Manuela Campisi; Segreteria Particolare del Ministro; Dott.ssa Livia Mignosa. Oggetto:Emergenza idrica, occupazionale, energetica nell’Arcipelago delle Eolie. Gentile Sig. Ministro On. Prestigiacomo, mi rivolgo a Lei, in ultima istanza, per illustrare la mia anglosassone proposta progettuale con l’obiettivo di risolvere definivamente alcune annose emergenze di quel territorio e di ricevere un celere e positivo riscontro. Premesso che ho avuto il coraggio di presentare una bozza di proposta di convenzione, un protocollo di legalità, una evidenza bancaria del capitale a disposizione per un importo pari a 25.000.000,00€, la certificazione d’iscrizione della società Aqua Blue presso la competente Camera dell’Industria e Commercio e la registrazione presso il Tribunale, con l’obiettivo, proprio in quel martoriato e saccheggiato territorio, di attuare politiche occupazionali al pieno impiego, di rafforzare la coesione sociale, di favorire l’iclusione sociale e rendere il lavoro più attraente, anche in termini economici, per le persone alla ricerca di un primo impiego o in mobilità(operai della ex-pumex), di favorire la crescita socio-culturale, di migliorare la qualità della vita, di tutelare l’ambiente, il risparmio e l’innovazione e a tutt’oggi dai responsabili preposti a prendere una decisione, mentre l’emergenze, con particolare riferimento a quelle idrica e occupazionale si sono col tempo acuite, vi è assoluto silenzio. La mia proposta progettuale, non a caso, osserva proprio il dettato del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 – Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, specificatamente agli articoli 57(Procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara), 81(Criteri per la scelta della migliore offerta), 82(Criterio del prezzo più basso), 83(Criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa), 247(Normativa Antimafia), art. 254(Norma finanziaria: 1. Dall’attuazione del presente codice non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. È noto a tutti, non solo agli addetti ai lavori, che il finanziamento concesso da codesto Dicastero oltre due anni fa per un importo di oltre 35.000.000 € per le emergenze di Lipari e, a quanto scrive nella lettera del 15 u.s. l’Ing. Franco Cavallaro dello studio FC&RR di “concorrenza sleale” della SOGESID, dal modus operandi che si protrae da anni, una dannosa “convergenza d’interessi” con il solo intento a procacciarsi contributi pubblici e diluire nel tempo i disagi dei contribuenti, dei turisti e di tutti gli abitanti di quell’arcipelago (i 400 milioni di Euro spesi negli ultimi vent’anni con risultati disastrosi per l’economia, per la qualità della vita, per l’ambiente, ne sono la prova). Lo scrivente ha proposto, senza chiedere un centesimo di denaro pubblico, per la dissalazione dell’acqua con modernissimi dissalatori, se necessario mobili o interrati e senza minimamente pregiudicare la qualità dell’acqua, la realizzazione, la gestione e la manutenzione al costo dell’acqua potabile fornita di 1,28€ al metro cubo + IVA. Per essere più chiaro un semplice calcolo: con soli 10.000.000 € per 7.000 metri cubi di acqua potabile fornita giornalmente (è il fabbisogno medio giornaliero di Lipari) la mia proposta garantirebbe, per i prossimi 3 anni, un eccellente servizio di tipo anglosassone. Attualmente, se è vero come è vero, che la Regione ha, per il vecchio dissalatore di Lipari, a dire dalla stampa, un costo pari 4,80€ al metro cubo con una erogazione limitata a solo 2000 metri cubi al giorno(?) la spesa complessiva si evince dal semplice calcolo 2000 x 365 x 4,80 =35.040.000 €. Possibile? Non meno dispendioso è il rifornimeto idrico tramite nave cisterna dove per soli 2.000.000 metri cubi di acqua cosiddetta “potabile”, da fornire alle isole minori per l’anno 2009, si sprecheranno, a carico del Ministero della Difesa, 23.333.333,33€ esclusa IVA. Con 35.040.000 € lo scrivente fornirebbe per 10 anni e mesi sette e con 23.333.333,33€ per 7 anni e mesi uno 2.555.000 metri cubi all’anno più che sufficienti a coprire l’intero fabbisogno delle Eolie. A confronto con la mia proposta, le cifre confermano non zone grige, come scrive l’Ing. Cavallaro, ma la conferma della “convergenza d’interessi” finalizzata allo spreco di denaro pubblico. Recentemente ho, inoltre, integrato l’allegata bozza di convenzione con la realizzazione di un parco solare fotovoltaico(1-4,5 MWp) nella zona di Pianoconte(utilizzo della superficie di copertura del serbatoio di acqua piovana), e oltre a risolvere, in toto, l’emergenza idrica si creerebbe, con l’ubicazione della piccola-media industria per la produzione di pannelli solari ecocompatibili, uso fotovoltaico, un indotto occupazionale per 156 unità (lavoratori della ex-pumex ed altri). Non mi risultano sottoposte alla Sua attenzione o altri siti Istituzionali di competenza, altre simili proposte progettuali a costo zero per lo Stato, la Regione e il Comune e tanto meno, in aggiunta, che creano e conservano importantissimi posti di lavoro in quel territorio. Il mio intervento economico-tecnologico, gentile Sig. Ministro, persegue tre importanti obiettivi: soluzione definitiva emergenza idrica in quell’ Arcipelago, realizzazione di un primo indotto occupazionale alla “tedesca”, determinante contributo energetico, in applicazioni di fonti rinnovabili, per quelle isole. Una proposta quindi al di sopra di ogni aspettativa in osservanza delle norme legislative vigenti nazionali e europee. Non ritiene inquietante, gentile Sig. Ministro, anno 2009 il fatto che un imprenditore per la realizzazione, la gestione e la manutenzione di progetti utili ai Suoi concittadini non chiede un centesimo di finanziamento o cofinanziamento pubblico mentre dall’altro si convergono ingenti capitali pubblici e mantenere l’attuale disatrosa situazione? Alla luce di quanto su esposto, su una proposta progettuale definita di grande valenza politica e d’impatto etico-socio-economico, anche e soprattutto per non far prevalere quella dannosa e pericolosa “convergenza d’interessi” con il solo risultato di spreco di denaro pubblico, generando sfiducia e allontanando i cittadini dalle istituzioni, Le chiedo di un autorevole intervento e prendere una decisione in merito. Per ogni delucidazione sono a Sua completa disposizione. Distinti saluti e Glück Auf D-89347-Bubesheim, 22.06.2009 Amministratore Delegato Klaus Dieter Simon ( nerlla foto uno dei moderni dissalatori di Aqua blue)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/22/2009

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