Santa Marina, soddisfazione per il museo

Santa Marina, soddisfazione per il museo Michele Merenda SALINA – Domenica scorsa, il comune di S. Marina Salina ha inaugurato il museo archeologico ubicato nella frazione di Lingua. Un luogo dove è possibile ammirare tanti reperti, soprattutto vasellame, di pregevole fattura e che fuga qualsiasi dubbio sul reale valore della presenza umana nelle Eolie fin dalla preistoria. «Oggi ci ritroviamo qui a festeggiare un nuovo obiettivo raggiunto da questa Amministrazione – ha dichiarato il sindaco Massimo Lo Schiavo –, che consiste nell’inaugurazione della sezione archeologica del nostro circuito museale, il primo nelle Eolie e composto da più risorse. Ricordiamo che il museo civico etno-antropologico è già attivo; inoltre, di questo circuito fanno parte il museo del vino, già allestito ed in fase di apertura, ed il più importante villaggio preistorico che abbiamo a Salina, quello di “Portella”, assieme ad altri siti come quello della zona “Barone”. Questo museo da oggi permetterà di far ammirare al grande pubblico reperti di grande pregio, come la spada risalente all’Età del Bronzo (secondo millennio a.C.). Una grande soddisfazione – ha continuato Lo Schiavo –, perché per raggiungere i nostri obiettivi abbiamo lottato contro ogni avversità e dobbiamo ringraziare la Soprintendenza nella figura delle dr.sse Maria Clara Martinelli e Maria Grazia Vanaria che hanno lavorato molto diligentemente. Desidero anche menzionare il neo Direttore del museo “Bernabo Brea” di Lipari, il dr. Michele Benfari, che ci ha dato subito una spinta importante. Queste persone, assieme a tutto lo staff che ha lavorato durante gli scavi, hanno permesso un’esposizione perfetta dei nostri ritrovamenti. Un ringraziamento va anche alla famiglia Sidoti, che ha aspettato (rifiutando anche offerte economiche appetibili) che il sottoscritto riuscisse a reperire i fondi necessari per l’acquisto dell’immobile che oggi ospita il nostro museo». «Personalmente – ci ha detto la dr.ssa Martinelli – mi occupo della tutela del territorio delle isole Eolie. Abbiamo tutti supportato come consulenza il comune di S. Marina nell’attuare i progetti finanziati dai fondi europei per il POR 2000-2006. Io, che mi interesso di preistoria, ho curato gli scavi fatti a “Portella” nel 2000, 2006 e 2008, inseriti in questi progetti per la riqualificazione dell’area archeologica». «Per quanto mi riguarda – ha aggiunto la dr.ssa Vanaria –, mi sono occupata dell’allestimento che riguarda l’Età romana a Salina e che può essere riassunta nel sito di contrada “Barone”, comprendente un complesso termale il cui impianto e collocabile alla fine dell’Età ellenistica. Terme riutilizzate tra il II-III sec. d.C. e riconvertite in impianto per la salagione del pesce, utilizzando il sale estratto nelle saline di Lingua. L’allestimento comprende anche monete provenienti da varie zecche del Mediterraneo. Un’ulteriore testimonianza di come le Eolie fossero già nell’antichità un‘importante stazione di commercio». «Una giornata straordinaria e piena di emozioni – ha poi detto il Direttore Benfari –, perché queste isole presentano forse la più grande collezione di archeologia marina e terrestre. Il lavoro del prof. Bernabobrea, del resto, lo conosce tutto il mondo». «Un’ottima iniziativa – ha commentato Salvatore Longhitano , sindaco di Malfa –, perché ognuno di noi deve riportare di diritto a casa propria ciò che appartiene alla propria storia. Speriamo di poter fare altrettanto anche nel resto dell’isola». (nella foto, da sinistra: il sindaco Lo Schiavo, la dr.ssa Martinelli, il dr. Benfari e la dr.ssa Vanaria)

, a cura di Peppe Paino