Acqua, disparità di trattamento

Acqua, disparità di trattamento Lipari- Non si placano le polemiche degli utenti del servizio idrico del Comune di Lipari chiamati a fare i conti con i pagamenti delle bollette relative agli anni 2003/2004. Tutto ciò, oltre che per i ritardi provocati da un ufficio rimesso a posto da poco anche e sopratutto a causa di un articolo del regolamento comunale che impone ai cittadini, il pagamento dell'assegnazione minima d'acqua pari ad 80 mc, a prescindere dall'avvenuta effettiva erogazione. Visto che ad 1 € al metro cubo, il consumo minimo calcolato per le utenze domestiche ammonta ad 80 € e considerato che gli utenti sostengono anche l'onere in bolletta del canone fisso di 51 € ( per le manutenzioni degli impianti ma le reti idriche continuano ad essere un colabrodo) si rende necessario correre ai ripari per non svuotare , più di quanto non lo siano attualmente, le tasche dei sempre più poveri contribuenti. Che, confrontando le bollette comunali con quelle degli utenti Eas, finiscono inevitabilmente per lamentare una disparità di trattamento. L'Eas infatti, nelle fatture applica soltanto 2,48 € di diritti fissi più 50 € di consumo minimo a prescindere dall'acqua consumata o meno. A livello politico, considerate le forti proteste delle famiglie per le stangate, é intervenuto nuovamente il gruppo consiliare "Il Faro". I consiglieri Francesco Megna e Gesuele Fonti nel constatare come, dalla richiesta di modificare il regolamento idrico comunale dello scorso settembre, ancora non sia cambiato nulla hanno nuovamente sollecitato Sindaco, dirigente comunale competente, Assessore e Presidente del Consiglio ad accelerare i tempi per portare la quesitone nel consesso civico. In fermento anche le associazioni locali. La " Borgata Lami", presieduta da Saverio Merlino ha fatto presente che nella frazione di Lipari la qualità del servizio è scadente e che in molte zone della località non avviene nemmeno l'erogazione della quantità minima d'acqua per un vivere civile. L'assessore ai servizi idrici Giulio China ha confermato che si sta lavorando per portare al più presto in consiglio la proposta di abolizione del corrispettivo di 80 € per il consumo minimo obbligatorio. Ma a partire dalla bollettazione del 2008. Negli ultimi anni si è discusso di tutto e di più in Consiglio comunale ma nessuno, prima delle ultime amministrative, é stato così lungimirante da prevedere il ritorno di quelle bollette salate che stanno provocondo non pochi disagi, soprattutto a chi quel minimo di acqua da pagare non l'ha neanche consumato. Eppure i bilanci dell'ente sono stati approvati regolarmente.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/23/2008

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