Lipari- All'Ato Me 5 Eolie per l'ambiente si attendono le delibere dei consigli comunali eoliani per la modifica dello statuto ai fini dell'adeguamento, così come disposto dalle norme vigenti, del consiglio di amministrazione. Consessi civici che sulla questione devono ancora essere convocati nonostante l'obbligo di legge riguardante tutte le partecipate a capitale pubblico, sia scaduto lo scorso 22 novembre. L'obiettivo com'é noto é quello di ridurre i componenti dei c.d.a. per portarli a tre in tutto e per non sperperare denaro pubblico. Ma è stato calcolato che a fronte della spesa di 90 mila euro l'anno per tutti e sette i componenti del consiglio di amministrazione attuale dell'Ato, presieduto dall'avv. Saro Venuto, se ne spenderebbero, paradossalmente, secondo i parametri di legge, ben 94 mila per i tre ( presidente, amministratore delegato e consigliere) che dovrebbero restare in carica. Ma i problemi sono anche di natura politica. Il comune di Lipari che detiene la quota di partecipazione del 74% dalla riduzione ci guadagnerebbe perchè sarebbe rappresentato da due componenti su tre. E questo, ovviamente, ai tre comuni di Salina non sta bene. Non a caso, invocano autonomia gestionale anche perchè nell'isola i servizi di spazzamento e raccolta funzionano. La questione riguarda anche le altre due partecipate del comune di Lipari: la società Ecosviluppo Eolie e il Gal leader II. Il sindaco Mariano Bruno in una lettera inviata ai componenti dei c.d.a. di tutte le società ha invitato gli stessi a non percepire compensi, almeno fino a quando non ci sarà il parere del segretario generale dell'ente. Che arriverà lunedì.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/27/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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