Mottola:la questione ospedale in consiglio

Dopo il botta e risposta tra gli amministratori del PdL ed i consiglieri dell’opposizione (Pd e Rifondazione Mottola), dopo due conferenze stampa organizzate dall’una e dall’altra parte, per cercare di lamentare lo svuotamento dell’ospedale, i primi, e per ricordare la reale destinazione dello stesso (la riabilitazione), i secondi, la questione dell’Umberto I, lunedì 2 novembre, alle ore 19, approda in Consiglio Comunale. Sarà una seduta monotematica ed aperta, alla quale sono stati inviatati anche il direttore generale dell’Asl TA/1, dott. Domenico Colasanto, l’assessore regionale alle Politiche della Salute Tommaso Fiore ed i consiglieri regionali ionici, ovvero Pietro Lospinuso (PdL), Paolo Costantino (Pd) ed Antonio Scalera (Udc). Mai, come in questo caso, la scelta della data del Consiglio fu più appropriata: il 2 novembre, per discutere, valutare e, speriamo scongiurare, il “de profundis” del nosocomio mottolese. L’occasione servirà alla maggioranza per ribadire il completo depauperamento dei servizi erogati dall’Umberto I. All’inizio, la nuova struttura, aperta contestualmente alla chiusura del vecchio ospedale, grazie anche alle lotte della prima Amministrazione Quero, era dotata di un Pronto Soccorso Autonomo, con la presenza di un medico chirurgo 24 ore su 24 e la disponibilità alla reperibilità di un altro medico per gli eventuali trasferimenti, con la sicura presenza di un anestesista. Per le necessità del Pronto Soccorso erano disponibili quattro posti letto, detti “tecnici”, presso i quali il sanitario poteva trattenere in osservazione i pazienti, in attesa di una diagnosi certa. La nuova struttura ospedaliera, poi, poteva contare su tutta l’equipe medica e cardiologica del vecchio nosocomio, a disposizione della quale erano stati destinati trentaquattro posti letto. Negli anni, sono stati soppressi i servizi di cardiologia, della saletta operatoria, di anestesia ed endoscopia. Ed, ora, è toccato anche alla Radiologia. Nell’attesa di una ormai illusoria destinazione alla riabilitazione d’eccellenza, gli amministratori mottolesi chiedono il rispetto del diritto alla salute dei cittadini e, quindi, che vengano riattivati almeno quei servizi, di cui la struttura disponeva quando fu inaugurata e che venga attuato quanto previsto per Mottola dal Pal (Piano Attuativo Locale), unico e vero canovaccio in cui è scritto il futuro del nosocomio: un centro di riabilitazione cardiologica intensiva ed estensiva, di riabilitazione pneumologia intensiva ed estensiva, di riabilitazione ortopedica intensiva ed estensiva, di riabilitazione neurologica intensiva ed estensiva, secondaria a patologie cerebro – vascolari, di neurologia riabilitativa per patologie croniche degenerative come il Morbo di Alzheimer e demenze senili. Risposte, in tal senso, arriveranno dal direttore generale dell’Asl e dall’assessore regionale Fiore.

, a cura di Alfredo Gennaro D'Agata

Data notizia: 11/2/2009

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