A Taranto mercoledì 11 novembre, alle ore 18,30, presso la Sala degli Specchi di Palazzo di Città, si terrà la presentazione del libro “ Quindici passi “ di Giuliano Foschini.
L’incontro è organizzato dal Presidio del libro di Taranto, con la collaborazione del Comune di Taranto e della Casa Editrice Fandango, e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione.
All’incontro, oltre all’autore, interverranno rappresentanti delle istituzioni, Nichi Vendola,Presidente della Regione Puglia, Ezio Stefàno, Sindaco di Taranto e Gianni Florido, Presidente della Provincia di Taranto. Porterà la sua esperienza professionale il prof. Giorgio Assennato, Direttore Generale dell’Arpa Puglia, e la sua esperienza personale Francesca Caliolo, moglie di un operaio vittima del lavoro. Sarà presente anche Domenico Procacci, editore della Fandango libri, che ha molto sostenuto la pubblicazione di questo libro. A condurre l’incontro Stefano Costantini, capo redattore di La Repubblica Bari.
L’iniziativa sarà un’importante occasione di confronto sui problemi dell’ambiente, della salute e della sicurezza a Taranto, sia con le associazioni ambientaliste invitate a partecipare che con tutta la cittadinanza, perché ogni nuovo tassello di conoscenza e di approfondimento al problema non può che favorire una analisi ampia e plurale, condizione necessaria per individuare qualunque percorso propositivo di miglioramento della città.
3 novembre 2009
QUINDICI PASSI
Collana: Galleria Fandango
Pagine: 224
Mese di pubblicazione: 10 settembre 2009
Prezzo: € 14,00
Foschini ci aiuta a comprendere perché il disastro ambientale dell’Ilva di Taranto sta diventando un pericolo per l’Italia e perché è soprattutto qui che si gioca la battaglia della sicurezza sul lavoro.
Dal quartiere Tamburi a ridosso del più grande impianto siderurgico d’Europa ci sono solo quindici passi, e quindici passi ugualmente dividono l’impianto dell’Ilva dal cimitero di San Brunone, il grande camposanto dove molti degli operai del complesso sono stati sepolti. Giuliano Foschini ha scritto un reportage sul più grande e silenzioso disastro ambientale italiano, un lavoro meticoloso tra carte giudiziarie e ambientali, numeri ed emissioni, dove hanno un ruolo importante le mancanze della politica e le omissioni delle classi dirigenti che in quasi cinquant’anni hanno diretto il siderurgico. Accanto all’inchiesta vi è il filo conduttore delle storie della gente: i bambini che disegnano solo cieli neri, le donne che si ritrovano le loro scope rosse di quarzite, o i pastori a cui sono stati soppressi i greggi per l’allarme diossina.
Un racconto serrato e spietato che spiega perché il disastro di Taranto sta diventando un pericolo per il nostro Belpaese. Perché la battaglia sulla sicurezza del lavoro si gioca soprattutto in questo impianto (il cui proprietario è oggi azionista di maggioranza della cordata CAI- Alitalia) e perché la politica nazionale non impone nuovi limiti alle emissioni velenose.
GIULIANO FOSCHINI è nato 27 anni fa a Barletta. Lavora a Bari nella redazione di Repubblica e collabora con L'Espresso. Si occupa principalmente di scandali e malaffare; scrive principalmente di pubblica amministrazione, università e ambiente. Questo è il suo primo libro.
, a cura di Alfredo Gennaro D'Agata
Data notizia: 11/5/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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