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"E' da comprendere se sia un atto di arroganza o di ignoranza quello di chi afferma che la sospensione di Cuffaro da presidente della Regione, sia un atto illegittimo. Sicuramente è la solita furbata per buttare in politica quelle che sono le conseguenze di un atto giudiziario". E' quanto dichiara Antonio Di Pietro, replicando all'ex presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro."Una cosa è la sospensione, ex legge, disposta per adempiere ad un preciso ddl - dice l'ex pm - con cessazione immediata dall'incarico come obbligo giuridico, conseguente alla condanna in primo grado, per i reati di cui è stato accusato e condannato Cuffaro. Altra cosa sono le annunciate dimissioni che permetterebbero al Governatore di rimanere comunque in carica, fino a quando non ci sarà qualcun altro che prenderà il suo posto". "In altri termini - continua il leader dell'Idv - dal momento delle annunciate dimissioni, al momento in cui il nuovo Governatore assume l'incarico, ci sono almeno tre mesi, in cui si dovrebbero affidare, ad un condannato in primo grado, le attività politico-gestionali della Regione Sicilia. E' questo é in contrasto con la legge che prevede appunto, come effetto immediato e obbligatorio, l'immediata decadenza di tutte le funzioni, almeno sotto l'effetto sospensivo".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/31/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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