Gazzetta del Sud
Lucio D'Amico
Torna a Messina il presidente-commissario. É fitta di appuntamenti l'agenda di Raffaele Lombardo. Incontrerà gli abitanti di Scaletta, si recherà alla cerimonia di insediamento del nuovo parroco di Giampilieri Marina, terrà una conferenza stampa all'hotel Europa, si recherà negli alberghi della zona nord per trascorrere qualche ora della domenica con gli sfollati di Giampilieri Superiore, di Molino e Altolia.
L'aveva detto qualche giorno fa: «Stiamo producendo atti concreti». E oggi Lombardo arriva nelle zone alluvionate con in mano la nuova ordinanza firmata proprio nella serata di giovedì dal premier Silvio Berlusconi. Il commissario delegato ne illustrerà i contenuti. Le «disposizioni urgenti di protezione civile», che aggiornano e integrano il precedente provvedimento del 10 ottobre, hanno un obiettivo prioritario: favorire l'immediata ripresa delle attività produttive ed economiche gravemente danneggiate dagli eventi dell'1 ottobre. È in questa direzione che vanno le prescrizioni contenute nell'articolo 1. «Il commissario delegato è autorizzato a erogare, anche avvalendosi dei soggetti attuatori, un contributo per i danni subiti pari a euro 1000 mensili ai titolari di attività ubicate in edifici o aree sgomberate con provvedimento delle autorità. Il contributo è erogato fino alla sistemazione dell'attività in altri locali e in ogni caso per non oltre 12 mesi». Mille euro al mese, per un anno, dunque. C'è poi il contributo «rapportato al danno subito da impianti, strutture, macchinari e attrezzature comunque non superiore al 50 per cento del danno medesimo fino a un massimo di 200 mila euro». E un altro contributo «fino al 30 per cento del prezzo di acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, danneggiati o distrutti a causa degli eventi alluvionali, fino a un massimo di 60 mila euro».
Ma il sostegno non si ferma ai contributi. L'articolo 2, infatti, dispone che ai datori di lavoro e ai lavoratori autonomi, anche del settore agricolo, operanti alla data dell'evento calamitoso nei Comuni alluvionati, «è concessa, fino al 30 giugno 2010, la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali». Inoltre, «la riscossione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria avviene, senza applicazione di oneri accessori, mediante 48 rate mensili a decorrere dal mese di luglio 2010». E ancora, per i residenti nei centri colpiti dal disastro, «sono sospesi fino al 30 giugno 2010 i termini di prescrizione, decadenza e quelli perentori, legali e convenzionali, sostanziali e processuali, anche previdenziali, comportanti prescrizioni e decadenze da qualsiasi diritto, in scadenza nel periodo di vigenza della dichiarazione di emergenza. In ragione del grave disagio socio-economico, gli eventi alluvionali costituiscono causa di forza maggiore a tutti gli effetti contrattuali, in relazione alla possibilità di rinegoziazione dei mutui contratti dalla popolazione con gli istituti di credito e bancari. In ogni caso rimangono sospese fino al 31 maggio 2010 le rate in scadenza». Congelati anche i tributi, fino al giugno 2010.
C'è poi la parte riguardante la ricostruzione degli edifici. «Al fine di favorire il rapido rientro nelle unità immobiliari distrutte o gravemente danneggiate – recita l'articolo 3 –, ovvero rese inagibili, e il ritorno alle normali condizioni di vita, il commissario delegato è autorizzato a erogare contributi fino al 70 per cento e nel limite massimo di 30 mila euro per ciascuna unità abitativa. Il commissario è autorizzato ad anticipare la somma fino a un massimo di 15 mila euro per la riparazione di immobili danneggiati la cui funzionalità sia agevolmente ripristinabile, sulla base di apposita relazione tecnica. Il commissario delegato è autorizzato a concedere un contributo a favore dei soggetti che abitano in immobili sgomberati, pari all'80 per cento degli oneri sostenuti per i conseguenti traslochi, fino a un massimo di 5 mila euro».
La seconda parte dell'ordinanza riguarda la corresponsione dei compensi per prestazioni di lavoro straordinario effettuate dai vigili del fuoco, dagli operatori di protezione civile e sanitari, dal personale degli enti locali impegnato nell'emergenza. Infine, l'articolo 7 con cui si affida l'incarico di soggetto attuatore per gli interventi sulla Statale 113 (frana di Capo Skino) al direttore generale dell'Anas Sicilia.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/29/2009
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