La rapina di ieri. Il pezzo sulla Gazzetta

La rapina di ieri. Il pezzo sulla Gazzetta Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari Dalla tarda mattinata di ieri i Carabinieri di Lipari danno la caccia a due giovani. Sono gli autori di una rapina, avvenuta intorno alle 13 in un vicolo a ridosso del centro storico, ai danni dell'impiegato Serit, Antonino Calabrò, di Barcellona Pozzo di Gotto. Il dipendente dell'agenzia isolana del servizio di riscossione dei tributi, situata in piazza Mazzini, aveva chiuso l'ufficio per andare a versare l'incasso di 3 mila euro, presso la banca Monte dei Paschi di Siena. Ma per raggiungere l'agenzia dell'istituto di credito sita in pieno centro ha scelto di percorrere uno dei tanti vicoli. Stradine, è risaputo, caratteristiche per la loro conformazione ma in alcuni punti al riparo da sguardi indiscreti. Ideali per una rapina da compiere come, evidentemente è stato, seguendo l'obiettivo per bloccarlo, prima dell'arrivo sul corso, di fronte alla banca, in tutta tranquillità. Probabilmente, Calabrò era tenuto "sotto osservazione" da giorni. Così come non è da escludere la presenza di un basista, seduto magari come un turista qualsiasi in una panchina di piazza Mazzini con vista da un lato sul sottostante porto di Sottomonastero e dall'altro sull'agenzia Serit. All'improvviso il povero impiegato, che mai avrebbe immaginato (a Lipari poi) di trovarsi in una situazione del genere si è, quindi, visto di fronte i due giovani, incappucciati: Secondo le prime indiscrezioni, con accento siciliano, gli avrebbero ordinato, ma non è chiaro se con tanto di arma o meno, di consegnare i soldi. I tremila euro, per l'appunto coperti da assicurazione. Calabrò, con una famiglia a casa ad attenderlo, saggiamente non ha opposto resistenza versando nelle mani dei malviventi i soldi. I rapinatori si sono dileguati per le viuzze del centro storico. Ovviamente il funzionario della Serit, superato lo shock, ha lanciato l'allarme chiamando i Carabinieri. I militari, anche in borghese, hanno immediatamente iniziato le ricerche, puntando la loro attenzione soprattutto agli imbarcaderi degli aliscafi, dove sono stati controllati numerosi individui. Gli inquirenti, non è escluso, potrebbero visionare anche le immagini riprese dalle telecamere di alcune attività commerciali per vedere se i due sono usciti dai vicoli che conducono alla banca e quindi per svelare l'identità dei responsabili. Che possono ancora trovarsi a Lipari, in attesa che si calmino le acque. Era, comunque, dall'estate del 2007 che non si parlava di rapine sull'isola: il 13 luglio, come si ricorderà avvenne il colpo da 300 mila euro alla ex Banca Antonveneta; il 20 settembre, invece, fu la volta della rapina alle poste di Vulcano Piano che fruttò all'autore, rimasto un fantasma, ottomila euro.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/12/2009

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