Gazzetta del Sud
Peppuccio Subba
Lipari
Se la "Guiness Publishing Limited" curasse l'edizione di un'opera contenente i primati negativi. la vicenda che si è verificata nel Comune di Lipari meriterebbe di essere inserita, a pieno titolo, nel singolare libro.
Infatti, nelle sei isole, amministrate dal maggiore comune eoliano, ben quattromila contribuenti, iscritti nei ruoli 2008 della tassa per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, sono risultati irreperibili.
Si tratta di quasi tutti i nuclei familiari, stabilmente residenti, dei proprietari delle seconde case e dei titolari di attività produttive.
Da alcuni giorni alle diverse migliaia di ignari contribuenti, vengono recapitate raccomandate A.R. con cui la Serit Sicilia Spa comunica che non avendo reperito gli intestatari delle cartelle né altre persone, indicate nell'art. 139 del c.p.c., si è provveduto a notificare tali atti mediante deposito e affissione nella casa comunale.
È cominciato così l'oneroso "pellegrinaggio", con interminabili file, per ritirare le cartelle, recanti gli importi dovuti al comune per il servizio. Lo scotto più pesante lo pagano i contribuenti che risiedono nelle altre cinque isole, amministrate da Lipari, perché costretti a trasferirsi, via mare, nell'isola madre e sciupare così un'intera giornata oltre al costo dei mezzi navali.
Il recapito delle cartelle di pagamento, con deposito al comune, comporta oneri aggiuntivi per lo stesso comune, costretto a potenziare l'organico dell'ufficio che cura la consegna dei documenti affissi all'albo, nonchè per il concessionario della riscossione, SERIT Sicilia SpA, per la redazione e spedizione degli avvisi.
L'irregolarità della procedura è evidente in quanto gli stessi contribuenti, dichiarati irreperibili dagli incaricati per le notifiche, sono stati raggiunti dalle raccomandate, consegnate dai portalettere. Lo strano caso viene commentato dai cittadini con vivo disappunto. Alcuni anziani, che vivono da soli ed escono raramente da casa, appresa la strana notizia, hanno temuto che, nei giorni delle notifiche gli altri abitanti delle sei isole, fossero stati evacuati per un imminente evento disastroso. Altri hanno ritenuto che i notificatori, per errore, si siano recati in un arcipelago siciliano diverso dalle Eolie.
L'anomala situazione, già verificatasi in passato, merita un'approfondita indagine volta ad accertare se le notifiche sono state eseguite a normadelle vigenti disposizioni in materia.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/31/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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