Gazzetta del Sud
Lipari-Parco delle Eolie, cresce il dissenso mentre da Palermo si inviano segnali di apertura su una riperimetrazione. Prendono posizione anche le associazioni venatorie. Il coordinatore provinciale dell'associazione "Consiglio siciliano" con sede a Villafranca Tirrena, Franco Pulitano, evidenzia come si tratti di un «pacco preconfezionato ai danni non solo dei cacciatori ma anche delle attività che hanno sempre rappresentato valori di sostentamento economico delle Eolie. Una siffatta costituzione di parco nazionale, dotato di autonomia propria, cozzerebbe con realtà quali la pesca, l'agricoltura e l'attività degli stessi operai forestali che operano nelle Eolie». Pulitano sottolinea che non si tiene conto delle leggi vigenti che stabiliscono come il territorio agro-silvo-pastorale di ogni Regione, può essere destinato a protezione della fauna selvatica per una quota del 25% di ogni Provincia. Nella fattispecie il territorio delle Eolie risulterebbe precluso in maniera abnorme all'attività venatoria, dati i vincoli già esistenti sul territorio. «L'azione dell'Assessorato al territorio, invece di salvaguardare le varie attività produttive legate all'ambiente, le potrebbe fortemente penalizzare con una definizione dei limiti del parco che probabilmente è avvenuta già "a tavolino"». Di qui la protesta.(p.m.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/21/2010
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