Scafidi, cacciatori contro incendi (1)

Lipari- Lunga lettera del presidente della FIDC, Angelo Scafidi, a difesa dei cacciatori a seguito degli incendi avvenuti nei giorni scorsi sul territorio. Oggetto: replica nota del 14/07/2008 a firma di Pietro Lo Cascio Scrivo, in qualità di cittadino e di Presidente della Federazione Italiana della Caccia, Sez. di Lipari, associandomi al Consigliere del Comune di Lipari Pietro Lo Cascio, nel condannare il folle gesto di alcuni piromani che hanno appiccato incendi in diverse località dell'isola di Lipari, soprattutto nella frazione di Pianoconte, devastando una cospicua parte di macchia mediterranea.Tuttavia, intendo anche replicare ad alcune affermazioni contenute nella lettera del 14/07/2008 a firma dello stesso consigliere Lo Cascio, in ordine agli incendi della scorsa settimana e mandata in onda dalle emittenti televisive locali. Il fine è quello di evitare che mediante stampa e televisioni vengano divulgate notizie non corrette, tali da suscitare, nei confronti di chi legge o ascolta, una visione distorta della realtà, come in passato è accaduto per una presunta sassaiola ad una bacheca, di proprietà dello stesso consigliere, ad opera di qualche soggetto poco educato e di cui condanno il gesto.Televisioni e giornali locali fecero un gran parlare di attentato, di presunti colpi di arma da fuoco esplosi contro la suddetta bacheca, di presunte intimidazioni commesse nei confronti del consigliere Lo Cascio e così via. Nel frattempo lo stesso consigliere Lo Cascio incassava la solidarietà del Sindaco, dei colleghi e della cittadinanza, splendidamente si esibiva in interviste televisive (senza rinunciare a qualche frecciatina, come quella di disegnare nella bacheca sagome di animali e usando l'espressione: “almeno avranno qualcosa a cui sparare!”) e gli articoli con la sua foto facevano il giro dei quotidiani, quasi fosse stato un martire di chissà quale nobile causa.Tutta questa pubblicità sviluppò nel pensiero di chi ascoltò o lesse quelle notizie che a Lipari si sono vissute scene tratte dal film “Il Padrino” e addirittura in paese circolavano voci di un presunto atto di ripicca commesso da parte di qualche cacciatore per i fatti inerenti la denuncia dello stesso consigliere per l'esercizio della caccia nelle zone SIC e ZPS, cosa questa assolutamente non vera. A tal proposito, proprio per dimostrare che i fatti non si svolsero in quel modo e che il consigliere non è stato vittima di nessun attentato, allego le foto della famosa bacheca danneggiata, presumibilmente colpita da qualche sasso o corpo contundente, (vedi allegato 1), e quelle di due bersagli colpiti da un fucile da caccia, caricato a pallini ed uno a pallettoni (vedi allegati 2 e 3). Figuriamoci quali sarebbero stati gli effetti di un colpo esploso su di una esile sagoma di legno e vetro, come quella bacheca (probabilmente i pallini o peggio ancora i pallettoni l'avrebbero polverizzata tirando giù anche l'intonaco della parete), stranamente nel legno della cornice non si notano tracce di pallini e sembra perfettamente integro (e pensare che una cartuccia da caccia contiene oltre 250 pallini), lascio a voi ogni commento!!!. Ma non è questo il punto. Il punto è che all'inizio della sua lettera, il consigliere esordisce con la seguente affermazione “a Lipari si aggirano individui che dedicano la loro domenica a dare alle fiamme il territorio dell'isola in cui vivono insieme alle loro famiglie”. Orbene, con tale affermazione, mi auguro che il consigliere non faccia riferimento al fatto che, autori di questi gesti, possano essere abitanti dell'isola, poiché ciò sarebbe molto grave, infatti da quanto mi risulta, a tutt'oggi non è stato tratto in arresto nessuno, né vi sono sospetti o indizi che possano far risalire ai colpevoli. Non vedo su quali basi un rappresentante dei cittadini possa fare simili affermazioni, peraltro inopportune e fuori luogo, soprattutto, per rispetto degli abitanti di Pianoconte dove personalmente vivo con la mia famiglia.Forse non tutti sanno che gli incendi estivi rappresentano un danno per la categoria dei cacciatori di cui sono portavoce, in quanto oltre ad arrecare danni a flora e fauna, precludono l'esercizio della caccia nelle zone percorse dal fuoco per alcuni anni come stabiliscono le leggi in materia e riducono drasticamente i territori in cui si può esercitare l'attività venatoria. Per questo motivo i cacciatori, sono sempre stati contrari agli incendi e condannano pubblicamente non solo il gesto compiuto dai piromani ma anche qualsiasi gesto che abbia come fine quello di arrecare un danno alla natura, dove gli stessi passano gran parte del loro tempo libero. Tuttavia, vorrei far notare al consigliere che gli incendi estivi sono un problema che da anni affliggono non solo Lipari e l'Italia, ma il mondo intero, per tale motivo mi sembra pretestuoso e futile l'attacco che viene mosso contro l'amministrazione Bruno, a suo dire “incapace di difendere la propria isola dagli incendi”.In realtà non è così, poiché, nonostante la sincronia con cui sono stati appiccati gli incendi, è stato dimostrato come nell'arco di poche ore, con l'intervento dei Canadair della Protezione Civile, degli uomini dei Vigili del Fuoco e della Forestale si è riusciti a domare le fiamme ed evitare maggiori danni rispetto a quelli creati.Forse il consigliere non ricorda che in un passato recente gli incendi sull’Isola venivano fronteggiati con olio di gomito da pochi uomini della Forestale, dai volontari e con l’ausilio delle sole autobotti messe a disposizione dal Comune di Lipari, allora sì che c’era da piangere e si assisteva impotenti alla distruzione di centinaia di ettari di macchia mediterranea, eppure nessuno sollevava stati di calamità naturali come oggi alcuni vogliono farci credere.Anche in passato, quando i colori politici erano diversi, Lipari fu devastata da grossi incendi, solo per citarne uno, si ricordi quello che devastò l'isola da San Salvatore fino a San Calogero, allora sì che andò in fumo mezza isola, eppure nessuno parlò di catastrofe, anche qui si vuole ricordare solo quello che fa comodo. Oggi che invece abbiamo uomini, mezzi e tecnologia si grida al disastro, alla catastrofe, per un incendio spento in poco tempo ma soprattutto si parla di “impotenza”, come se domare fiamme di una decina di metri con il bosco secco e con il vento, fosse un gioco da ragazzi, alla portata di tutti.Poiché gli incendi sono eventi imprevedibili ed incontrollabili, vista anche la vastità del territorio, la parola “difendersi”, può assumere un duplice significato, il primo è quello di “prevenire il verificarsi di un determinato evento”, il secondo deve intendersi come “capacità e prontezza di reazione, per impedire, qualora l'evento si sia verificato, che questo possa arrecare maggiori danni”, ed è questa seconda ipotesi quella che si è verificata negli incendi della settimana scorsa, infatti, l'isola messa a dura prova, è riuscita a fronteggiarli tutti in poche ore, grazie all'intervento di mezzi e persone professionalmente competenti e preparate.Se per ogni incendio divampato nel mondo dovesse cadere un governo o un amministrazione comunale saremmo nel caos totale. ( segue)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/24/2008

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