Alla ricerca dell'acqua termale

Alla ricerca dell'acqua termale del mare, per trovare quella risorsa che potrebbe spingere i privati ad investire nella riapertura dell'impianto, chiuso da trent'anni. Gli interventi, finanziati da anni e per i quali , nella fattispecie, sono stati stanziati 80 mila euro dei fondi Dupim ( documento unitario per la promozione delle isole minori) sono coordinati dal dirigente comunale, nonchè geologo, dott. Nico Russo, ed effettuati dalla ditta Gia S.r.l., di Milazzo. I primi sondaggi hanno dato esito negativo. Sono stati compiuti a valle dell'edificio, nei pressi della piscina. Le trivellazioni hanno toccato quota 180 metri di profondità ma è stata trovata soltanto roccia compatta e asciutta. Tra domani e lunedì sarà avviato un altro intervento, questa volta a monte dello stabilimento, in un'area di contatto tra due formazioni vulcaniche nella quale si spera di trovare l'acqua termominerale, nota per le sue virtù terapeutiche fin dall'epoca micenea. " Gli interventi - ha spiegato il dott. Nico Russo- possiamo effettuarli solo nelle zone di proprietà comunale ed in ogni caso nella zona di concessione all'ente". A tal proposito, si è parlato per anni dell'opportunità di effettuare sondaggi nella località sottostante di Fossa del Fuardo. " E' vero- ha dichiarato Russo- ma si tratta di un luogo lontano dallo stabilimento e nel quale sono presenti proprietà private. Per i permessi di ricerca si perderebbe troppo tempo. Aspettiamo, però, di vedere l'esito delle indagini nella zona a monte dell'edificio. Potrebbe riservare sorprese". Si vedrà. Quel che è certo è che non si può lasciare nulla di intentato. Negli anni passati si è registrata l'attenzione dell'ex ministro alla salute Girolamo Sirchia con la Federterme, del gruppo Fiorucci e di altri privati. Solo manifestazioni di interesse fermate in seguito dalla necessità di cospicui investimenti. Possibile che non vi siano più sorgenti, dopo l'otturazione della fonte principale? Potrà essere riportato ai fasti di un tempo un impianto costruito alla fine dell'800 ma di primaria importanza dal punto di vista archeologico per la presenza della Tholos micenea risalente a 3500 anni fà e alle vasche di epoca romana?. Le Terme di San Calogero, così denominate, per la leggenda che racconta come San Calogero abbia fatto sgorgare le acque calde dando sollievo ai sofferenti ed eliminando i diavoli che ne avevano provocato il male, rappresentano anche l'unico caso in Sicilia in cui una concessione mineraria ordinaria è stata data ad un ente pubblico ( 1945 e successive proroghe), il comune di Lipari, a differenza delle altre gestite direttamente dalla regione. Competenze comunali che scadranno nel 2008.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/9/2007

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