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In Sicilia 142 comuni andranno al voto con una grande incognita, l’astensionismo. Quello che terrorizza i partiti, compreso il Movimento 5 Stelle, è il partito del non voto. Nel weekend appena trascorso, 7 milioni di italiani sono stati chiamati al voto, 564 Comuni, fra cui 92 con più di 15 mila abitanti, e già ieri si è registrato un minimo record: solo il 44% degli elettori si è recato al voto. A Roma il calo è stato di oltre 20 punti.
Insomma ha vinto il partito del non voto. E in Sicilia domenica 9 e lunedì 10 giugno toccherà a 142 comuni, fra cui quattro capoluoghi di provincia, Catania, Messina, Siracusa e Ragusa. L’astensionismo delle regionali, il più alto nella storia dell’Isola, rischia di ripetersi. Un test, quello elettorale, che sarà decisivo per verificare la tenuta della maggioranza crocettiana all’Ars e per lo stesso Movimento 5 Stelle, vero vincitore delle regionali di ottobre, che deve radicarsi nel territorio e dimostrare che il movimento è pronto a camminare senza Grillo.
In questa tornata elettorale ci sarà anche la novità delle doppia preferenza di genere. In base alla legge numero 8, varata lo scorso 10 aprile dall’Ars, l’elettore può manifestare sino ad un massimo di due preferenze esclusivamente per i candidati della lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, una deve riguardare un candidato di genere maschile e l’altra un candidato di genere femminile della stessa lista, pena la nullità della seconda preferenza.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/27/2013
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