Malfa, esposizione di Giuseppina Laura Tarantola

Malfa, esposizione di Giuseppina Laura Tarantola MALFA – La Biblioteca è il luogo della memoria vivente della vita dello spirito di ogni singola persona e di ogni comunità. Quindi quale luogo più opportuno di un’esposizione artistica. La Biblioteca è il focolaio anche nella propria dimessa apparenza delle esperienze vissute dei principi morali e della difficoltà della vita che fonda la realtà di qualunque comunità. In questo caso la Biblioteca di Malfa è stata come un luminoso vassoio nel quale la professoressa Giuseppina Laura Tarantola ridonava il saluto, il talento che la cultura eoliana le aveva lasciato in cuore. Ricambiando il saluto moltiplicato nell’espressione delle sue opere pittoriche e nel libro sintesi di una dedizione all’arte, che ha segnato tutta la sua vita la professoressa ha rivelato proprio perché ha approfondito la qualità del dono eoliano aspetti nascosti che solitamente non vengono rivelati, perché quasi adombrati proprio dallo splendore che la luminosità culturale esprime. Nel caso specifico il patrimonio greco eoliano espresso nelle maschere teatrali del museo di Lipari sono una sfida e un invito in quanto se possono appagare il visitatore occasionale, arricchiscono lo studioso amante del segreto della loro cultura. Queste maschere, sintesi di espressione primordiale dei sentimenti espressi timologicamente nei limiti del tempo, in realtà, sono uno scrigno senza fondo della qualità dei movimenti dell’animo di ogni tempo. Non a caso la pittrice ha espresso in un bicromatismo (giallo e azzurro, rosa e azzurro, ocra e rosa) proprio la delicatezza di ciò che un animo femminile vede al di là dell’apparenza archeologica e non è la seduzione dei colori delle Isole, ma è ciò che la sostanza dell’anima delle Isole si esprime in seducenti cromatismi. Ma tutto questo è stato più che rivelato e descritto nei vari interventi. In questa circostanza non si può non rendere un eoliano grazie ai promotori tenaci e appassionati quali Antonio Brundu e la mai dimenticata Graziella Crisà (la cui solarità allieta, con un gentile sorriso, il sapere di questi ambienti), sostenitori non solo dell’iniziativa culturale, ma convinti che il futuro promozionale di una comunità passa proprio attraverso la loro dedizione. Precisato questo mi veniva in mente il rapporto proprio con la festività di San Giuseppe lavoratore, in quanto l’immagine di quel metrico pane, che il primo maggio viene benedetto nella chiesa di Leni, rappresenta non solo il nutrimento del corpo, ma proprio segna il simbolo di ciò che alimenta lo spirito e continuando, e qui l’elenco si farebbe lungo, non posso non ricordare l’appassionato e benemerito architetto Aldo Casanova, che negli anni soprattutto ’70 e ’80 e anche oltre fondatore del C.I.P.R.A. ha promosso nell’arcipelago eoliano realizzazioni artistiche di alto livello e sculture, pitture, grafiche, terracotte, vetri dipinti sparsi nelle pinacoteche di due Isole, movimento di cui la pittrice facente parte e realizzandone nell’ambito del quale il grande murales di Malfa sull’emigrazione in Australia negli anni ’50. Nel pomeriggio intenso presenti il Sindaco di Malfa Salvatore Longhitano, l’Assessore alla Cultura Elsa Saltalamacchia, le autorità dei Carabinieri e dei vigili urbani, esponenti della docenza eoliana, insegnati, dirigente scolastico. Chi scrive queste righe precisava con affetto che proprio la mattina di questo giorno una sua nipote dava alla luce una splendida bambina. Questo evento lo induceva al ringraziamento del suo amico scrittore Italo Toni presente alla manifestazione, in quanto in uno dei suoi libri (“I segreti del cielo”), veniva riportato il suggestivo racconto del grappolo d’uva presente in cielo dal quale ogni volta che si staccava un acino nasceva sulla terra una nuova creatura. Così questi vari aspetti venivano come sintetizzati in questo luogo che è l’appartata Biblioteca di Malfa. Non è l’apparenza delle grandi sale e neache la necessaria efficienza del computer che fa una Biblioteca, ma l’amore alla vita che come seme racchiusa nei segni grafici attende di essere assaporata. (Nella foto: Patio della Biblioteca Comunale di Malfa – da sin. Salvatore Longhitano, Giuseppina Laura Tarantola ed Antonio Brundu). Con riconoscenza BRUNO GIACOMO TARANTOLA di Roma (GIUGNO 2010) dalla Biblioteca Comunale di Malfa, ISOLA DI SALINA, EOLIE

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/28/2010

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