"Fintecna ha preteso l'impossibile"

"Fintecna ha preteso l'impossibile" Gazzetta del Sud Palermo- Mediterranea holding di navigazione esprime tutta la sua meraviglia e tutto il suo disappunto per la decisione di Fintecna (100 % tesoro) di dichiarare «chiusa senza esito» la procedura di privatizzazione di Tirrenia, aprendo le porte all'Amministrazione Straordinaria. Proprio ieri Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha firmato il decreto che ammette la società Tirrenia di navigazione Spa alla procedura di amministrazione straordinaria e che nomina il dott. Giancarlo D'Andrea commissario straordinario per la gestione della Società. «Il disappunto – si legge in una nota di MH -, oltre ad essere motivato dalla vanificazione del lavoro serio ed impegnativo svolto sin dall'inizio del presente anno, è causato, principalmente, dalla evidente volontà di Fintecna e della politica di azzerare l'unica seria possibilità di recuperare Tirrenia all'equilibrio economico e di permettere alla Sicilia di assumere un ruolo centrale nei traffici marittimi del Mediterraneo». Mediterranea aggiunge che «a nulla sono valsi gli impegni, di cui all'articolato e dettagliato piano industriale presentato il 1 giugno 2010, a mantenere, ed anzi razionalizzare e sviluppare, prima di tutto i servizi essenziali e convenzionati e poi anche quelli liberi, a rilanciare l'attività delle imprese Tirrenia e Siremar nei rispettivi settori, a conservare integri i livelli occupazionali, a ristrutturare ed onorare sino in fondo l'enorme indebitamento accumulato dalle società in vendita (come recentemente rilevato anche dalla Corte dei Conti)». Per Mediterranea, inoltre, «Fintecna ha preteso l'impossibile e cioè l'impegno di Mediterranea a farsi carico di perdite per ammontare non noto e, addirittura, l'impegno a stipulare la compravendita azionaria prima della definizione degli accordi con le Banche, portatrici di crediti per oltre Euro 520 milioni. E ciò imponendo la firma di un contratto, il cui testo definitivo è stato inviato solo 18 ore prima, per altro comprensivo anche di clausole di dubbia validità. Non solo, quando questa mattina (ieri,ndr) consultati tutti i soci e contattate le banche più esposte, Mediterranea ha dichiarato per iscritto di essere pronta, nonostante tutto, a firmare il contratto consegnando anche la prevista fideiussione, Fintecna non ha dato alcun seguito ed ha invece avviato la procedura concorsuale». «Insomma – conclude la nota -, quello che doveva essere un interesse comune per il successo, non tanto della privatizzazione, quanto del programmato risanamento di Tirrenia, ha trovato l'incomprensibile e inaccettabile contrarietà di Fintecna. Mediterranea si riserva ovviamente ogni azione a tutela degli interessi suoi e dei suoi soci, in primo luogo della Regione Siciliana, e si impegna a proseguire gli sforzi per evitare lo smembramento di Tirrenia e Siremar e rilanciarne la operatività a tutela dei valori di impresa e della professionalità delle sue maestranze da conservare nella totalità dell'organico». «S'inabissa prima ancora di uscire dal porto l'esperienza di Lombardo l'armatore», commenta sarcastico il co-coordinatore regionale del Pdl e presidente della Provincia Regionale di Catania Giuseppe Castiglione. «Non bisognava essere profeti – dice Castiglione – per immaginare quale sarebbe stato l'esito finale della gara per la privatizzazione di Tirrenia e Siremar e che la Mediterranea holding, partecipata dalla Regione Siciliana, non avrebbe potuto assumere impegni e rischi di un'operazione così importante per una società a capitale prevalente della Regione Siciliana». Preoccupati i sindacati che invece temono «lo spezzatino» e chiedono una convocazione urgente al governo per garantire omogeneità di soluzioni occupazionali e contrattuali per i 4.000 lavoratori. La Uiltrasporti sosterrà «qualunque azione di lotta» per impedire «lo spezzatino del gruppo Tirrenia» ed è pronta a scioperare. La privatizzazione – è la richiesta dell'Ue – deve essere effettuata entro il 30 settembre. E in tarda serata l'amministratore delegato di Mediterranea holding, Alexandros Tomasos ha fatto una mozione di sfiducia nei confronti del presidente, Salvatore Lauro. Lo ha detto in una conversazione con l'Ansa lo stesso Tomatos spiegando di non aver «ancora avuto accesso ai conti correnti e alle password di accesso della società» Mediterranea, che dopo aver avuto il rifiuto da Fintecna di procedere nella gara per la privatizzazione di Tirrenia «va liquidata».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/6/2010

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