La Dolce Vita. 1950-1960.

Dopo la mostra fotografica di William Klein sulla magica Roma anni '60, ai Mercati di Traiano è arrivata "La Dolce Vita", che di quella Roma e di quegli anni mette in scena invece l'aspetto pubblico, tutto il glamour dei divi e delle divine, che ne crearono il mito. Il mondo delle celebrità viene colto nelle cento foto selezionate dall'Archivio Luce, grande miniera di immagini, e vive nell’affascinante percorso dell’esposizione "La Dolce Vita. 1950-1960. Stars and celebrities in the Italian Fifties", a cura di Marco Panella, fino al 14 novembre ai Mercati di Traiano. A Roma in quegli anni c’erano tutti: da Chaplin a Orson Welles, da Ella Fitzgerald a Greta Garbo, oltre, ovviamente, ai personaggi dei cast internazionali delle produzioni di Cinecittà. E a ciascuno è dedicato un ritratto. Ritratto che a volte, come nel caso dell'immagine di Claudia Cardinale ridente tra Alain Delon e Burt Lancaster con, sullo sfondo, una intensa occhiata di Rina Morelli a Lancaster ed un cupo Paolo Stoppa, diventa racconto, quasi letteratura per la capacità di leggere e trasmettere emozioni e sentimenti. In mostra, accanto ai miti, anche le "stelline" come Chelo Alonso o Elke Sommer. Protagonisti della mostra sono le celebrities, colte negli aspetti più quotidiani ed intriganti: amori, tradimenti, night club e feste molto alcoliche. Oltre alle foto, belli i filmati ed i rotocalchi d'epoca, che arricchiscono la mostra e che fanno percepire anche qualcosa di quell'Italia degli anni '50. Un'Italia di contrasti violenti, in cui più della metà della popolazione parla solo dialetto, ci sono oltre sei milioni gli analfabeti e, però, si vendono milioni dischi e si va ogni giorno al cinematografo (nel '53 ce n'è uno ogni 33.000 abitanti per una spesa complessiva di 93 miliardi di lire), si beve Coca Cola, si balla il rock'n roll, si risparmia e si produce per il "Boom". E’ il 1949 quando, sotto gli occhi della stampa internazionale, si sposano a Roma Linda Christian e Tyrone Power. Nel 1950 la Metro Goldwyn Mayer sceglie Cinecittà per girare “Quo Vadis”. Nasce la “Cafè Society”, con riti, caratteri e personaggi che Fellini racconterà ne “La Dolce Vita”. Fascino, bellezza, divismo, celebrità e pettegolezzo entrano così nel quotidiano di tutti. E tutto sta per cambiare: i ritmi, gli stili di vita, l’abbigliamento. La guerra è finita da poco e la gente comune vuole sognare. Nella nascente società dell’immagine, il cinema, gli amori, i vizi e gli scandali dei divi vengono seguiti con passione sui rotocalchi (ogni settimana “Oggi” vende più di un milione di copie, ”Epoca” cinquecentomila). Storie, matrimoni e divorzi si rincorrono con il ritmo dei tempi. Nel ‘49 nasce la passione tra Ingrid Bergman e Roberto Rossellini sul set di “Stromboli” e la stampa internazionale grida allo scandalo, mentre la mitica Anna Magnani soffre il tradimento; nel ‘54 il principe Massimo sposa, per poco tempo, la bella attrice inglese Dawn Addams e Charlie Chaplin fa da testimone alle nozze; sempre nel ‘54 Vittorio Gassman divorzia dalla seconda moglie Shelley Winters ed inizia una fotografatissima storia con Anna Maria Ferrero; nel ’55 Lucia Bosè, dopo la love story con Walter Chiari, si innamora del torero Luis Miguel Dominguin; nel ‘56 viene trasmesso in diretta televisiva il matrimonio tra Grace Kelly e Ranieri di Monaco; Maria Callas lascia il marito Battista Meneghini per l’armatore greco Aristotele Onassis; nel ‘60 uno degli eventi più importanti, e quindi fotografati dell’anno, è il matrimonio tra Virna Lisi e Franco Pesci. La mostra dei Mercati di Traiano racconta queste celebrità nella loro vita mondana e fa sognare i visitatori con una selezione di alcune delle fotografie che hanno contribuito al loro mito, facendoli entrare nell’immaginario collettivo dell’epoca, e non solo. Fino al 14 novembre.

, a cura di Daniela Bruzzone