Michele Merenda
SALINA – Salina diventa fonte di ispirazione di molti artisti, alcuni dei quali diventano a loro volta frequentatori assidui dell’isola più verde delle Eolie. Tra questi c’è sicuramente da menzionare la cantante Syria, che nel 1996 vinse la sezione “giovani” di S. Remo e l’anno dopo si classificò tra i primi tre big. Grazie alla collaborazione dei fratelli Giuseppe e Lorenzo Siracusano, Syria ha avuto modo di mettere in luce nel comune di Malfa (luogo in cui si è trovata in questi giorni) anche il lato più intimista della propria arte, collaborando la sera con altri musicisti ed avvicinando la gente ad un concetto musicale più discreto. E dopo il suo ultimo viaggio a Malfa, ha anche svelato alcune importanti anteprime. «Questo mio approccio a Salina – ci ha detto la cantante – dura ormai da tre anni. Vi è la possibilità di cantare in questo paradiso e trascorrere le serate estive in uno spazio bellissimo. Proprio durante queste manifestazioni ho avuto la possibilità di conoscere un grande artista come Tony Canto, col quale è nata una bella amicizia ed una solida collaborazione. Adesso, infatti, eseguiamo dei live acustici in giro per l’Italia. L’altro giorno – ha raccontato Syria –, nell’arco di un pomeriggio, abbiamo messo a punto delle canzoni che poi sono state da noi eseguite in onore di Gabriella Ferri. Questi brani – ci ha detto in anteprima – sono la base di un progetto più ampio che ho nel cuore da molto tempo. Ci sto lavorando con impegno e riguarderà soprattutto l’ambito teatrale». In questi anni Syria è passata dalla musica leggera italiana a vari stili, tra cui il progetto di musica elettronica con la sigla “Airys” (il suo nome al contrario), fino ad arrivare alle esperienze proprio di attrice teatrale. «Per sopravvivere nel mondo musicale odierno – ha commentato – ho creato diversi alter-ego, ma sempre nell’intento di portare avanti un discorso di qualità. Credo che valga la pena fare tante cose e non fossilizzarsi, mettere in gioco una certa versatilità, soprattutto se si ha la possibilità di collaborare con musicisti preparati e che allo stesso tempo si divertano. È sicuramente bello prendere ciò che si fa sul serio – ha concluso Syria – ma sono convinta che oggi come oggi, in un periodo molto difficile per il settore discografico, sia importante fare le cose in nome di una certa leggerezza»
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 8/28/2010
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