Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
Esordio esplosivo del Lombardo-quater. Alla sua prima riunione, la giunta di governo, oltre al bilancio, ha approvato un paio di provvedimenti destinati a suscitare montagne di polemiche. Per contenere le spese di bilancio, che si preannuncia molto striminzito per la carenza di fondi e le mancate entrate, saranno aboliti tutti gli enti regionali e le province regionali. Inoltre, è stata dichiarata nulla la gara d'appalto che avrebbe dovuto consentire la costruzione di quattro mega inceneritori e che l'Unione europea aveva bocciato perché illegittima. "Sarà un bilancio rigoroso - ha precisato l'assessore all'Economia Gaetano Armao nell'incontrare i giornalisti insieme con il presidente della Regione Raffaele Lombardo - con forti iniziative correttive alla luce delle entrate in meno e che prevede la soppressione di tutti gli enti e le partecipate regionali. E' prevista una clausola che dà tempo alla Regione fino a sessanta giorni dall'approvazione della legge per valutare la necessità di tenere in vita soltanto gli enti di cui si dovesse rendere strategica la sopravvivenza". "Saremo costretti - ha spiegato Lombardo - a fare tagli e non potremo non prevedere l'abolizione di tutti gli enti regionali. Le loro funzioni, d'ora in poi, saranno svolte dall'apparato burocratico della Regione. Dobbiamo ridurre le spese per investire risorse nello sviluppo". Il primo ad essere eliminato, a giudizio di Lombardo, dovrebbe essere l'Esa (Ente di sviluppo agricolo). Alla fine, trascorsi 60 giorni dall'entrata in vigore della legge, dovrebbe restare un solo ente per settore: per l'edilizia popolare, lo sviluppo industriale, il credito cooperativo. "Ho pensato anche all'Irfis (Istituto regionale per il finanziamento delle imprese siciliane) che può diventare finalmente nostro", ha detto ancora Lombardo, nel rilevare che la Regione è azionista dell'Irfis con il 23%, mentre una quota del 74% è detenuta dal Banco di Sicilia. "Vogliamo coinvolgere i soci minori (che detengono il 3%) - ha aggiunto Lombardo - vediamo se vogliono crescere e sono interessati al progetto. L'Irfis può diventare un'opportunità. Unicredit ha deciso di dismettere la sua partecipazione". Ricordato, quindi, che la Regione partecipa ad Unicredit con lo 0,6%, ha avvertito: "Valuteremo cosa fare della partecipazione. Abbiamo bisogno di un istituto bancario più vicino al territorio. Aveva senso fino a quando il Banco di Sicilia aveva sede legale nell'isola, adesso cambia tutto. Giovedì abbiamo cominciato ad affrontare la situazione. Ne discuterò anche col presidente della Fondazione Banco di Sicilia Gianni Puglisi (che detiene un altro 0,6%)". Con riferimento, poi, ai fondi trattenuti dallo Stato, ha aggiunto: "Il discorso del presidente del Consiglio sul tema della fiscalità non è stato soddisfacente. Eliminare l'Irap non è sufficiente. Noi chiediamo per la Sicilia la fiscalità di vantaggio". E ha anticipato che le regioni del Sud faranno fronte comune nella conferenza Stato-Regione per i decreti attuativi del federalismo fiscale. "Chiederò che il Consiglio dei ministri - ha detto ancora Lombardo - sblocchi fondi per 430 milioni per la sanità siciliana. E voglio partecipare al Consiglio dei ministri perché ci spetta per Statuto. Solleciterò il presidente del Consiglio per rivedere questa situazione". Parlando, quindi, dei fondi Fas, sui quali al Senato c'è stato uno scambio di "messaggi" tra Berlusconi e il senatore del Mpa Pistorio, Lombardo ha ulteriormente precisato: "Gran parte delle risorse Fas non sono state spese ma sono state date in mano ad Anas e Ferrovie . Quelle rimaste sono state rastrellate con delibera Cipe del 30 luglio per rimpolpare il fondo per il Sud". Il disegno di legge per l'abolizione delle province regionali, comunque, dovrebbe essere il primo ad essere portato all'attenzione dell'Ars. Come prevede l'art. 15 dello Statuto, saranno sostituite dai liberi consorzi tra i comuni. La giunta, intanto, su proposta dell'assessore Chinnici ha discusso il tema del decentramento di poteri dalla Regione ai comuni, con l'istituzione del libero consorzio cui devolvere poteri sovracomunali, con la riorganizzazione del personale, la delegificazione e la semplificazione burocratica. "E' definitivo l'addio – ha detto ancora Lombardo - al piano di realizzazione dei termovalorizzatori. La giunta si è espressa per chiudere definitivamente questa pagina, con l'annullamento della gara per la costruzione degli impianti". E ha parlato degli altri provvedimenti approvati: dal finanziamento dei percorsi formativi triennali, al nuovo Piano energetico e ambientale, che è stato consegnato all'assessore dell'Energia, Giosuè Marino, per un esame prima di riportarlo in giunta.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/2/2010
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