Lipari- Stesso porto, Marina corta, stesso degrado un anno dopo in offerta, purtroppo, ai crocieristi. Un centinaio di turisti stranieri sbarcati ieri mattina dalla italiana "Vistamar", ferma in rada, sono stati accolti nel molo lato nord, destinato anche alle imbarcazioni da pesca, tra fusti di olio esausto, scolo di acque e fetori sprigionati dai cassonetti straripanti di borse della spazzatura. Cassonetti e dintorni che, addirittura, sono stati svuotati durante il transito del gruppo verso la piazza Ugo Sant'Onofrio. Come biglietto da visita, insomma, non ci siamo proprio. Il turismo da crociera è ancora trascurato e i risultati sono piuttosto evidenti. Situazione generata dalla mancata concertazione tra il comune e gli operatori privati che chiaramente, ad un mese dalle elezioni, con la frammentazione e l'antagonismo dei vari schieramenti in campo, non può che provocare solo brutte figure. Peccato. Dopo la campagna stampa dell'anno scorso che aveva sensibilizzato commercianti e operatori turistici a migliorare, anche nel loro interesse, l'accoglienza a Marina corta con tanto di gazebo, vassoi di biscottini al sesamo e malvasia, si torna bruscamente indietro. In un anno si poteva fare davvero tanto per favorire, per quanto possibile visto che manca un porto idoneo per l'attracco delle navi, un segmento del settore turistico che significa molto. In questo caso non vince nessuno perchè perdono tutti. Intanto non va certamente meglio sul fronte dei disagi, anche grotteschi, provocati dall'esposizione al vento di scirocco e dal mare mosso, nelle strutture portuali di Sottomonastero. Ciò, tra non pochi rischi per l'incolumità dei passeggeri che devono sbarcare dagli aliscafi ( ieri l'ennesimo scivolone di una donna fortunatamente senza conseguenze), per i danni riportati dagli stessi aliscafi ma anche per l'incertezza sui punti di sbarco e imbarco. In questo caso tra l'incredibile andirivieni delle persone in partenza tra Punta Scaliddi e il pontile a giorno e con il bigliettaio costretto a raggiungerli, per informarli, con una vespa. Nel pomeriggio di ieri il mare mosso in porto ha costretto i comandanti di Ustica Lines e Siremar a svolgere mirabolanti operazioni di ormeggio. Momenti di paura soprattutto per gli anziani obbligati a saltare con l'ausilio di marinai e ormeggiatori dagli aliscafi alla passerella del pontile.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/14/2007
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