Gazzetta del Sud
Peppuccio Subba
Lipari
Entro mezzogiorno del 20 ottobre gli eventuali concorrenti dovranno presentare manifestazione d'interesse per l'acquisto del ramo di azienda Siremar detenuto dalla Tirrenia. La procedura per la privatizzazione della società di Stato, che garantisce il servizio pubblico di trasporto marittimo con le 14 piccole isole siciliane, è contenuta in un avviso, pubblicato lunedì, sui maggiori quotidiani nazionali. L'invito, diramato dal dott. Giancarlo D'Andrea, amministratore straordinario di Tirrenia e di Siremar, prevede che le manifestazioni dovranno pervenire all'advisor finanziario Rothscild spa, via Santa Radeganda, n. 8 Milano. Dopo avere verificato la sussistenza di soggetti interessati ad acquisire il complesso aziendale, D'Andrea selezionerà l'armatore in possesso dei requisiti volti a garantire la continuità del servizio pubblico di trasporto di cui al regime convenzionale. Quindi Siremar sarà ceduta separatamente dalla società madre Tirrenia. Chi si aggiudicherà la gara per l'acquisto di Siremar sarà accompagnato per 12 anni con un contributo statale di 56 milioni di euro all'anno. Gli eventuali concorrenti per l'acquisto di Siremar saranno armatori locali. Si da per scontata la partecipazione della società "Caronte & Turist" del gruppo Franza, che gestisce i collegamenti nello stretto di Messina e l'autostrada del mare "Messina - Salerno". La gestione privata di un servizio essenziale, qual è quello dei collegamenti marittimi, viene auspicato da tempo dagli isolani e in particolare dagli eoliani che da alcuni anni assistono, impotenti, ai disservizi per la riduzione delle linee, la sospensione di corse, dovuta a guasti tecnici e per la carenza del servizio informazioni, specie quelli affidati alle agenzie sociali. La Siremar in atto possiede 19 mezzi (traghetti e aliscafi) in gran parte obsoleti. Inoltre è da sottolineare che la Siremar dirama gli itinerari – orari con notevoli ritardi, situazione che compromette la programmazione dell'attività turistica che costituisce l'unica componente dell'economia delle 14 piccole isole. La penalizzazione più pesante l'hanno subita le Eolie che, dal 2007, si sono viste ridurre da 6 a 2 le corse settimanali di traghetti per Napoli. Adesso si attende con ansia di conoscere l'armatore che subentrerà nella gestione per instaurare un dialogo volto a fare ripartire il turismo che, nella stagione 2010, ha fatto registrare cali negli arrivi e nelle presenze del 30% rispetto al 2009, già toccato dalla crisi mondiale. Anche i 482 dipendenti della Siremar si augurano che i livelli occupazionali vengano garantiti, così come assicurato dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli e dall'amministratore straordinario, D'Andrea.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/6/2010
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