Filicudi e Alicudi, isolani abbandonati

Filicudi e Alicudi, isolani abbandonati Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari «Si rimborsino i passeggeri costretti a interpellare gli armatori delle motonavi private e a pagare 50 euro a persona a causa dei mancati collegamenti Siremar o si provveda a riconoscere dei contributi o altre forme di sostegno a queste compagnie che riescono a portare a casa gli eoliani». Questa la proposta, da presentare a Comune, Provincia e Regione, su cui alcuni cittadini di Filicudi, stanno cercando di coinvolgere gli altri abitanti delle isole minori eoliane, dopo i disagi provocati mercoledì pomeriggio dalla società di stato. Mercoledì il comandante dell'aliscafo Atanis, Violante, ha deciso per le condizioni avverse del mare, di proseguire la corsa delle 14,30 da Lipari soltanto per Salina lasciando una ventina di persone dirette a Filicudi e Alicudi a terra. Ieri il bis. L'aliscafo, sempre le condizioni del mare, non ha raggiunto oltre che Filicudi e Alicudi anche Panarea e Stromboli. Collegamenti Ustica Lines invece, regolari; solo che la società del comandante Morace, così come da contratto con la Regione, d'inverno non è tenuta a collegare tutte le isole. Ieri, comunque, rispetto a quanto avvenuto mercoledì non si sono registrate partenze di società che garantiscono minicrociere turistiche anche se non è escluso che qualcuno, come accade non di rado, abbia raggiunto la propria isola in motoscafo. A scatenare la rabbia degli isolani, il solito problema, sempre più poco tollerato quanto sottovalutato dalle istituzioni. Quello delle proibitive condizioni del mare, continuando di questo passo, rischia di provocare disordini per l'oggettivo "peso" di vitto e alloggio di chi deve restare a Lipari così come nella terraferma.

, a cura di Peppe Paino