La sagra del suino nero e del fungo porcino

La sagra del suino nero e del fungo porcino Comunicato Salire per le montagne, percorrendo una serie di curve e arrivare in un paesino fra i più alti dei Nebrodi e della Sicilia. Così dai tanti paesi circostanti, da Messina e da Catania, sabato 6 e domenica 7 novembre migliaia di visitatori si sono recati a Cesarò, alla Sagra del Suino nero e del Fungo porcino dei Nebrodi, per assaporare i prodotti del luogo. Le curve sono necessarie: l’obiettivo infatti è quello di giungere in montagna e di certo i turisti non si aspettano di farlo percorrendo autostrade a tre corsie snaturando quei luoghi veri e genuini Così si arriva a Cesarò. Le auto sono in fila e attendono di parcheggiare, provocando un po’ di traffico lì dove il flusso scorrevole dei mezzi è sempre garantito dalle modeste dimensioni : siamo a 1150 metri dal livello del mare. La prelibata carne di suino viene arrostita in ogni dove e il suo invitante profumo riempie l’olfatto sin da subito, ancor prima di giungere a Villa Aldo Moro. E' da qui che inizia la serpentina di stand che si snoda fino a piazza Matteotti. Tutto è perfettamente autunnale, si respira aria di poesia, di quelle stile San Martino o Il Passero solitario, ma di solitario non c’è nulla poiché la Sagra del Suino nero e del Fungo porcino quest’anno è stata uno spettacolo per un vasto pubblico. Nella sua 11° edizione, la manifestazione ha visto la partecipazione di più di 29.254 persone. Il dato è desunto dalle stime effettuate dall’Anas, pubblicate sul sito ufficiale del Comune. (www.comune.cesaro.me.it) “Un risultato atteso da tempo per noi cesaresi, che negli anni abbiamo lavorato e ci siamo impegnati per migliorare l’evento con tutti i mezzi possibili e le risorse a nostra disposizione” Questo il commento del sindaco Antonio Caputo, che, insieme ad amici e conoscenti, passeggia per le vie della Sagra, assicurandosi che tutto vada per il meglio. Nel frattempo, lungo strada Nazionale, proprio dinanzi al Municipio, la folla assapora le prelibatezze nebroidee, il risotto ai funghi porcini, il pane di casa, del buon vino locale, danzando a ritmo di musica e al suono dei G3, il gruppo emblema delle serate estive cesaresi caratterizzate dalla presenza del palco. La musica ha acceso l’entusiasmo anche durante la notte tra sabato e domenica, quando nel paese si è aggiunta inconsapevolmente festa a festa, e la sagra si è trasformata in una Notte Bianca apparecchiata di maccheroni al sugo e porchetta, tutto al sapore di suino nero. “In effetti prima di essere eletto – confida il sindaco – avevo sognato una Sagra simile a quella di quest’anno, che potesse soddisfare le aspettative anche dei turisti più esigenti, che potesse riempire di orgoglio i cesaresi , che mettesse tanto entusiasmo e soprattutto che fosse il motore di un’ascesa turistica del nostro paese” Il sindaco racconta poi, valuntandoli egli stesso, i motivi del successo della Sagra. “Intanto i produttori e i commercianti cesaresi, che ringrazio in maniera particolare, hanno creduto sempre in questa sagra e hanno lavorato in questa occasione con grande impegno e professionalità” La novità di quest’anno è consistita infatti nella diretta iniziativa dei privati. “Ed è stata la scelta azzeccata, quella di dar libero corso alla iniziativa dei privati che hanno voluto scommettere sull'evento – dice il primo cittadino. - Ma chiunque ha fatto la propria parte qui a Cesarò. Gli universitari per esempio, o i giovani che studiano fuori, che hanno promosso la sagra, stuzzicando la curiosità di colleghi forestieri, raccontando dell’evento, del paese, e spesso invitandoli a riprova della ospitalità dei nostri concittadini” Il sindaco Caputo ringrazia poi gli amministratori e i dipendenti comunali per il loro contributo alla riuscita della tre giorni, nonché l'ente Parco dei Nebrodi, i guardia parco, i vigili urbani, i carabinieri e il gruppo di protezione civile. “Ringrazio infine i ragazzi dell’Istituto comprensivo, che hanno fatto da cicerone ai gruppi di turisti, per fare conoscere il nostro paese, Palazzo Zito, le vie storiche, i nostri monumenti o le nostre chiese” Arrivederci all’anno prossimo con lo stesso entusiasmo e lo stesso ‘buon mangiare’ alla Sagra del Suino nero e del Fungo porcino dei Nebrodi, che comunque, si augura il sindaco, potrebbe ancora volare più in alto perché – come lui stesso afferma – ‘non bisogna mai accontentarsi: non si finisce mai di migliorare’

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/12/2010

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