Rifiuti Eolie, Buzzanca lancia l'allarme tagli

Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Domani l'Ars riapre i battenti per consentire all'assessore alla Sanità Massimo Russo di rispondere alle interrogazioni e alle interpellanze di sua competenza. Per il governo e la maggioranza è anche l'occasione per chiedere ai capigruppo di aprire una finestra nella sessione di bilancio e discutere la norma per la stabilizzazione dei 22.500 precari degli enti locali. Le attività d'aula, infatti, sono sospese fino a quando non saranno discussi ed approvati i documenti finanziari della Regione. Il che dovrebbe avvenire prima della chiusura per le ferie invernali. Al momento, come ha avuto modo di rilevare il presidente dell'Ars Francesco Cascio, l'unico riferimento allo status dei precari è contenuto nella finanziaria, che proroga di un anno i loro contratti con la pubblica amministrazione. «Questo – ha detto Cascio – può essere inserito nella manovra, come lo scorso anno. Ma parlare di stabilizzazione è diverso e lì arrivano le perplessità, sia per la copertura economica sia per l'atteggiamento dell'ufficio del commissario dello Stato, che ha già stoppato norme simili, e che si abbatterebbe con la sua scure su questo tipo di intervento». Per il presidente dell'Ars, «mentre si lavora a un bilancio così delicato, parlare di stabilizzazione, seppur rilevante, appare quanto meno fuori tempo e rischia di essere solo fumo negli occhi». Peraltro, la "finestra" nella sessione di bilancio dovrebbe servire anche per esaminare ed approvare la riforma burocratica e quella delle Asi. "Se conteniamo questi lavori nella prima metà di dicembre – ha affermato il presidente dell'Ars - riusciremo a completare in tempo anche l'iter della finanziaria». D'accordo con Cascio è anche il coordinatore regionale dell'Udc Gianpiero D'Alia, secondo cui «la priorità per la Sicilia è l'approvazione della legge di bilancio e della legge di stabilità che metta in ordine i dissestati conti della Regione. Rispetto a questa priorità l'unico provvedimento approvabile dall'Ars è la proroga per un anno dei precari così come previsto dalla legge Tremonti approvata a luglio scorso in parlamento». Per D'Alia, «la definitiva stabilizzazione dei precari potrà essere esaminata solo dopo l'approvazione tempestiva dei documenti finanziari che diano certezza e autorevolezza ai conti pubblici regionali». «Solo allora – ha aggiunto - potremo capire con quali tagli e con quali risorse potrà darsi copertura finanziaria all'ingresso definitivo di 22.500 persone nelle pubbliche amministrazioni siciliane. La proposta di Cascio – ha concluso – è quindi di buon senso e noi la sosterremo in conferenza dei capigruppo e in aula». Contrari ad iniziative che potrebbero ritardare l'approvazione della finanziaria e del bilancio e, di conseguenza, il ricorso all'esercizio provvisorio, peraltro, si sono già dichiarati il Pid e per Forza del Sud, il capogruppo Cateno De Luca. Tanto più che il percorso della finanziaria, constata la carenza di mezzi finanziari a disposizione, non si prospetta per niente facile. «Il governo regionale sta facendo delle scelte scellerate sulla raccolta dei rifiuti soldi urbani e sull'assistenza ai minori, con un dimezzamento dei fondi previsti in questi settori che porterà alla loro paralisi», ha detto il deputato regionale del Pdl, Giuseppe Buzzanca riferendosi all'articolo 8 commi 6 e 7 della finanziaria regionale che è ora all'esame della commissione bilancio. «Questa parte della finanziaria – ha aggiunto – prevede tagli per i fondi destinati alla raccolta dei rifiuti solidi urbani delle isole Eolie che passano da sei a tre milioni di euro e il dimezzamento dei soldi per l'assistenza all'infanzia che passano da 30 a 15 mln». «Si tratta – ha proseguito – di gravi atti di irresponsabilità del governo regionale, e ho già preparato un interrogazione. Convocherò inoltre un'assemblea dei sindaci della provincia di Messina, in particolare delle Eolie maggiormente colpiti dai tagli, per spiegare loro cosa accadrà e decidere insieme le opportune forme di protesta contro questa capestre finanziaria che rischia di mettere in crisi servizi che dovrebbero essere garantiti in uguale modo a tutti i cittadini».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/29/2010

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