La rivista Hermes (periodico di percorsi culturali, turistici, enogastronomici della Provincia di Messina) ha pubblicato, nel numero di questo mese, una serie di articoli con foto d’epoca ed a colori, sull’arcipelago eoliano. (Nella foto di Antonio Brundu: “Il monte dei Porri dal monte Fossa delle Felci, nell’isola di Salina”).Dopo l’editoriale del direttore responsabile Carmela Pantano, l’occhio è stato puntato su un ampio servizio di Antonio Brundu su “Miti, leggende e storia delle isole Eolie (origini, primi abitanti,mito di Eolo,arrivo dei Greci,incursioni musulmane e arrivo dei Normanni, saccheggio del corsaro Ariadeno Barbarossa della città e del Castello di Lipari, ripopolamento e ricostruzione). Seguono accenni sul Natale e le conclusioni del convegno,a Malfa, sul centenario dei tre Comuni dell’isola di Salina. Quindi,con successivi articoli, sono state poste in evidenza le iniziative culturali annuali della Biblioteca Comunale di Malfa come il singolare incontro degli alunni delle Scuole Elementari dell’isola dedicato alla lettura, alle antiche tradizioni eoliane e alla gastronomia. Argomento arricchito da una nota di Graziella Crisà sui “Ricordi d’infanzia a Malfa”. L’artista, cantautore e scrittore Antonio Famularo ha tracciato un excursus dell’arte fotografica di Antonio Brundu sui “Colori e luci dei paesaggi eoliani”. L’angolo sui “personaggi” è stato dedicato a Vittorio Brundu, superstite di Cefalonia, ufficiale postale e cavaliere della Repubblica che, qualche anno fa, ha festeggiato le nozze di diamante. Infine, con alcuni reportage, è stato posto in risalto il connubio letterario tra le isole Eolie e la Toscana attraverso le opere dello scrittore liparese Italo Toni che, proprio quest’anno, ha pubblicato il suo decimo volume “Fratelli d’ Italia”; mentre sono in preparazione altri due libri (“Il Settimo Cielo:la dimora di Dio” e “La Marineria eoliana”). “Buona parte di questo numero invernale - ha scritto Carmela Pantano- è dedicato alle isole Eolie, perle della nostra terra e del nostro mare. Il mare è l’essenza degli eoliani e diventa parte degli uomini quale specchio dell’esistenza, con le sue onde che un giorno sono appena percepibili e generano una soave schiuma; mentre il giorno successivo si trasformano in burrasca. Non c’è mai un’onda uguale ad un’altra e, la stessa, cambia ogni istante. E’ una distesa luminosa- continua Carmela Pantano- con degli abissi amari ed oscuri e delle perle nascoste negli angoli più impensati. Il mare è stato definito “una pagina bianca” perché non è ancora scritto e non lo sarà mai del tutto: è il sogno con le sue mille leggende, è la fuga verso qualsiasi mèta. Il contatto con mondi lontani ha arricchito, il diverso ha portato novità che ha generato una miscela di culture tipiche solo nei luoghi aperti ad ogni contatto. Al contempo, però, accanto all’apertura, la chiusura: la necessità di una difesa da una probabile e continua distruzione ha fatto nascere negli abitanti delle isole una venerazione nei confronti della loro terra. Ogni cosa deve essere protetta e tutelata per sottrarla alla dimenticanza, per porla accanto a ciò che è nuovo, senza da questo farla sostituire”.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/24/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
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