Sanità, interrotta trattativa con i pediatri

PALERMO, 4 feb 2011 (SICILIAE) - Brusca interruzione nella trattativa tra assessorato regionale della Salute e la Federazione Medici Pediatri impegnati da oltre sei mesi nella stesura dell'accordo regionale sulla pediatria. La trattativa si e' arenata dopo l'ennesima chiusura della FIMP sulla definizione delle "zone carenti", cioe' di quegli ambiti territoriali nei quali i pediatri hanno gia' raggiunto il tetto massimo degli assistiti e c'e' scarsa possibilita' di libera scelta del medico da parte dei cittadini. "Questa chiusura e' chiaramente frutto di una logica corporativa - ha commentato l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - che penalizza sia il cittadino, nella scelta del professionista che ritiene migliore, sia i tanti giovani pediatri che, in un sistema bloccato gia' da molti anni, non ha alcuna prospettiva di inserimento nel sistema assistenziale. Sono certo che molti pediatri hanno compreso il valore del profondo rinnovamento che sta avvenendo in Sicilia e che la maggior parte della base non gradira' l'irrigidimento dei vertici sindacali. Peccato, perche' erano stati fatti importanti passi avanti: come gia' avvenuto con i medici di famiglia la Sicilia vuole dar vita a un sistema innovativo che forse, proprio per questo, non viene gradito dai "senatori" della categoria che guardano solo alle proprie sicurezze e non ai bisogni del sistema assistenziale e dei cittadini. Mi auguro che da parte della FIMP ci sia un ripensamento della propria posizione e che si vada av anti in modo condiviso, in caso contrario proseguiremo sulla strada delle indispensabili innovazioni di sistema e, se e' il caso, troveremo formule diverse che potrebbero vedere lo sviluppo di importanti progetti da parte delle Asp". L'ultimo contratto, tuttora vigente, risale al 2004. Il nuovo tavolo di trattativa gia' il 22 luglio scorso aveva trovato un pre-accordo ricco di contenuti importanti per la riqualificazione della pediatria siciliana, primo fra tutti la istituzione di "punti di primo intervento pediatrici" aperti sabato e domenica per ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso. L'accordo oltretutto prevedeva anche lo stanziamento di alcuni milioni di euro a favore dei pediatri in cambio delle nuove prestazioni. "Il nostro disegno - ha aggiunto Giuseppe Noto, responsabile dei servizi territoriali dell'assessorato, punta alla piena valorizzazione delle funzioni del pediatra territoriale e avrebbe anche avuto una ricaduta economica sui professionisti: proprio per questo la chiusura registrata oggi rischia di rallentare i processi di sviluppo della medicina territoriale".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/4/2011

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