Lipari- Lettera dell’Associazione Per Canneto al presidente della Regione Sicilia, all’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente , all’Assessorato regionale all’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità, all’Arpa, al Prfetto di Messina e alla Provincia di Messina.
Oggetto: Richiesta di modifica dell’Intervento integrato prioritario per le criticità dei centri abitati di Lipari e Vulcano: Energia, Dissalazione, Depurazione, Restituzione. Sezione B Isola di Lipari impianto di depurazione.
In riferimento a quanto in oggetto, dopo aver partecipato a diverse riunioni con il RUP dott. Domenico Russo ed il Sindaco di Lipari, dott. Mariano Bruno, nonché a seguito di due Consigli Comunali, gli scriventi dopo aver visionato il progetto ed aver ricevuto le informazioni necessarie esprimono per i motivi sotto riportati la loro richiesta di voler modificare il sito del depuratore nonché delle vasche di sollevamento, per i gravi danni e pregiudizi che questa realizzazione, così come proposta comporterebbe per l’abitato di Canneto e delle zone limitrofe.
La realizzazione proposta è estremamente dannosa anche per l’economia turistica di tutto il comprensorio eoliano visto che il sito coinvolge la località balneare più frequentata dell’isola (Canneto), altrettanto grave, dal punto di vista economico, sarebbe la mancata realizzazione della zona artigianale a causa della incompatibilità della stessa con la localizzazione del nuovo depuratore.
Si rammenta ad ogni buon fine che anche lo stesso Consiglio Comunale all'unanimità nella sedute del 12/12/2010 delibera n°105 e del 17/01/2011 n° 001 e 002 ha espresso la propria contrarietà alla realizzazione dell'opera nel sito prescelto. Si fa rilevare come la prima delibera sia stata fatta nei tempi di legge per presentare osservazioni alla valutazione di incidenza ambientale esposta a Palermo. Si elencano dubbi, perplessità ed incongruenze del progetto:
1) La realizzazione dell'impianto risulta posizionata troppo vicino agli abitati (circa 100 mt.), in un raggio di circa 500 mt. Raccoglie centinaia di abitazioni, considerate le linee guida della Regione Sicilia ci si stupisce della loro inosservanza, in quanto la distanza ipotizzata in dette misure è di 1000 mt. Questa motivazione è alla base di una forte preoccupazione per gli effetti sulla salute delle popolazioni interessate e la vivibilità dell’intera frazione. Questa preoccupazione è stata condivisa dal Consiglio Comunale unico Ente preposto alla programmazione territoriale, che seppur con motivazioni politiche e non tecniche si è espresso contrario al sito prescelto. A noi appare comunque irrealizzabile un opera in assenza di un qualsiasi consenso da parte di chi è delegato alla programmazione territoriale. Va rilevato anzi che nell'unico strumento di programmazione attualmente vigente (PRG) è stata identificata e disattesa un'altra localizzazione, che non presentava le criticità conseguenti alla vicinanza con l'abitato, che sono invece indiscutibili nel sito prescelto.
2) Nello stesso è prevista la realizzazione del PIP artigiano. Lo stesso consorzio artigiano pur non entrando nel merito, della localizzazione per evidente non titolareità sulla questione, ha fatto rilevare con delle note, la necessità prima dell'approvazione definitiva, di una verifica della distanza minima necessaria alla futurarealizzazione del PIP che è prevista nelle immediate adiacenze dell’impianto progettato. Ci risulta che ad oggi oltre a generiche rassicurazioni sulla questione non vi sia una chiara espressione degli enti competenti. Noi riteniamo che le stesse linee guida nel caso della realizzazione dell'impianto di depurazione in quel sito renderanno di fatto irrealizzabile il PIP, per il quale allo stato esiste oltre a una convenzione con il Comune di Lipari, un progetto di valutazione, già sottoposto all’Osservatorio Regionale per i beni culturali, in osservanza alla procedura prevista dalle norme vigenti. In ogni caso, la realizzazione preliminare del Depuratore rispetto al PIP, di fatto per le norme igienico sanitarie vigenti esclude in modo incontrovertibile la possibilità della realizzazione dello stesso.
3) Il sito prescelto si colloca all'interno di un area soggetta a fortissime correnti ascensionali e discensionali, a secondo delle condizioni meteo che di fatto rischiano di ammorbare l'aria in una zona che comprende buona parte dell'abitato di Canneto, nonché Pirrera, Collo e Serra, e se unita alla stazione di sollevamento si amplifica per buona parte della baia. In merito a tutto questo non si rileva agli atti alcuno studio delle correnti e gli effetti nelle zone circostanti a seguito della realizzazione dell'impianto.
4) E' stato del tutto ignorato che l'area oggetto dell'intervento ricopre evidenti e testimoniate caratteristiche termali, così come si rileva dagli studi effettuati dall'Università di Messina e dall'Università di Parigi sotto l’alto patrocinio della Comunità Europea già dall'anno 1993. Le stesse rilevazioni hanno avuto come risultato la pubblicazione del testo PROJET EOLIEN le thermalisme di Vulcano et Lipari a testimonianza della valenza del sito.
5) La tipologia dell'impianto previsto si configura a sistema misto e cioè a fanghi attivi e membrane finali (MBR) aldilà dei costi di realizzazione e manutenzione molti alti, rispetto ad altre tecnologie, nonché della limitata esperienza acquisita con le suddette tecnologie, non si può non evidenziare che l’impianto prevede una fase di pulizia costante delle membrane, e lo smaltimento dei residui, ed ancora che il miglior funzionamento avviene a carico costante, e non con le differenze di utenza dell'isola che varia in modo esponenziale nel periodo estivo. Le membrane stesse soggette ad un utilizzo non costante rischiano una rottura frequente ed i costi dovrebbero essere sopportati dal Comune. Ad oggi sono poche le risorse comunali, per far fronte alle spese per diverse unità lavorative ed ai costi di manutenzione e gestione dell'impianto. Alla luce di quanto sopra pur non essendo questa una sede di valutazione, in materia di costi,non possiamo non trasmettere la preoccupazione che scaturisce dai possibili effetti delle scelte operate sulla comunità e sull’ambiente che queste potrebbero produrre.
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, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/16/2011
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