Gazzetta del Sud
Mario Basile
Milazzo
Interrogarsi sulle capacità attrattive e sui servizi offerti, per rivedere l'organizzazione turistica e lanciare un'efficace promozione del territorio.
Sono i punti da cui partire per richiamare l'interesse delle compagnie di navigazione, facendo sì che anche Milazzo possa diventare un approdo per le navi da crociera. Argomenti discussi nel corso del convegno "Crocierismo e sviluppo economico e turistico del porto di Milazzo", svoltosi a Palazzo D'Amico e coordinato dal consigliere comunale Carmelo Formica, primo firmatario della mozione per il crocierismo stabile nella città del Capo, che non ha risparmiato critiche all'Autorità Portuale di Messina-Milazzo. «I numeri relativi alla movimentazione merci ed ai proventi derivanti dalle tasse portuali premiano Milazzo, ma nonostante questo il porto mamertino non viene sviluppato come meriterebbe – ha dichiarato Formica –. Le navi da crociera si fermano a Messina, che ha ben poco da offrire ai visitatori rispetto alla bellezza paesaggistica di un territorio ricco di storia, arte e cultura come quello di Milazzo».
Formica ha anche ricordato le recenti affermazioni del presidente dell'Autorità portuale Dario Lo Bosco, che ha condiviso la possibilità di far arrivare a Milazzo navi da crociera e sostiene che «con l'arrivo dei flussi crocieristici numerosissimi sarebbero i giovani che potrebbero trovare una occupazione nel settore turistico, sviluppando infatti l'offerta delle escursioni e delle visite guidate».
Una tesi a cui ha replicato la dott.ssa Cristiana Laurà, responsabile del settore "Affari istituzionali, Promozione e relazioni esterne" dell'Autorità portuale di Messina-Milazzo, che ha puntualizzato come siano le grandi compagnie di navigazione a scegliere Messina in quanto capoluogo di provincia, peraltro vicina alla rinomata Taormina, nonostante il porto della città del Capo sia pronto dal punto di vista strutturale ed organizzativo ad accogliere le navi da crociera. L'unico problema che esiste sarebbe legato ai fondali e potrà essere risolto con il dragaggio che dovrebbe partire presto.
Una mancanza di appeal a cui rimediare, secondo il sindaco Carmelo Pino, superando i problemi di logistica portuale relativi, ad esempio, al traffico dei pullman, e garantendo la pulizia e il decoro della città. E in tal senso – ha detto il sindaco – l'Amministrazione sta lavorando per cercare di presentare nel migliore dei modi sui mercati turistici.
Sull'inutilità di uno sterile dualismo tra Messina e Milazzo è intervenuto invece l'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida. «Bisogna mettere insieme energie e risorse comuni per pensare ad una promo-programmazione, con la consapevolezza che un sistema crocieristico non porta subito ricchezza, ma si costruisce col tempo – ha affermato Tranchida –. Le ricadute economiche sul territorio sono importanti, facendo leva però non solo sullo shopping e sulla ristorazione veloce, ma anche sull'aspetto escursionistico e sul valore simbolico di una Sicilia intesa come luogo dell'anima».
Ed importante potrebbe essere anche la sinergia con il Parco dei Nedrodi, soprattutto per la valorizzazione della gastronomia locale. «Il crocierismo non va valutato solo come turismo mordi e fuggi, ma come una vetrina dei nostri luoghi e dei nostri prodotti che convinca il visitatore a fare ritorno per un soggiorno completo» ha dichiarato Antonino Ferro, commissario del parco dei Nebrodi.
«Siamo in un momento congiunturale favorevole, visto che i paesi del Mediterraneo, da sempre mete gettonate, non offrono grandi standard di sicurezza – ha detto il deputato regionale Beppe Picciolo –. Milazzo ha prospettive di sviluppo turistico maggiori rispetto a Messina, grazie anche alla presenza delle Eolie e alla vicinanza con l'entroterra dei Nebrodi».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/1/2011
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