Lombardo, priorità alla riforma della burocrazia

Lombardo, priorità alla riforma della burocrazia Gazzetta del Sud Palermo- Lunedì, al più tardi martedì, Raffaele Lombardo sarà proclamato presidente della Regione dal presidente della Corte d'Appello di Palermo. Ne ha dato notizia lui stesso ieri, incontrando i giornalisti per illustrare le sue prossime iniziative. Sebbene ancora in attesa della proclamazione, infatti, il neo eletto presidente è già al lavoro. La priorità assoluta, per la quale non vede l'ora d'arrivare alla cerimonia della posa della prima pietra per la costruzione del ponte sullo Stretto. Intanto, però, anche per le sollecitazioni ricevute nel corso della campagna elettorale, vi sono altre emergenze e priorità alle quali intende dare risposte in tempi molto brevi. «La delegificazione e la riforma burocratica - dice - sono quelle più sentite dai siciliani». Oltre al taglio della burocrazia, però, vi sono anche il decentramento e la devoluzione, il piano sanitario da rivedere, quello energetico e le infrastrutture. Il piano di rientro nella sanità dovrebbe essere operativo entro la fine del mese. Ma ancora si deve procedere alla nomina della giunta. Già oggi dovrebbe incontrarsi col coordinatore di Forza Italia Angelino Alfano e col coordinatore di An Giuseppe Scalia. Alla nomina della giunta di governo si dovrebbe arrivare entro fine mese, anche se molti ritengono che i tempi potrebbero allungarsi fino a metà maggio. Negli stessi giorni, entro, comunque, la fine di maggio, dovrebbe riunirsi l'Assemblea regionale.«"Non c'è tempo da perdere - sottolinea - perché le scadenze incalzano. Riprenderò lo stesso ritmo della campagna elettorale, perché bisogna fare delle scelte difficilissime»". Quindi, nel sollecitare «apertamente la collaborazione di tutti», si augura che Anna Finocchiaro «resti nell'Assemblea siciliana perché, da persona qualificata qual è, potrà dare un contributo importante e qualificato». «In questi giorni l'ho cercata telefonicamente - aggiunge - ma non sono stato fortunato». E conclude ricordando d'avere chiesto al presidente del Consiglio in pectore Berlusconi, l'impegno in ordine al patto pre-elettorale: fiscalità di vantaggio per la Sicilia, infrastrutture a partire dal ponte sullo stretto, federalismo fiscale e piena applicazione dello statuto siciliano.Intanto, a prescindere dagli auspici di Lombardo, si sa già che Anna Finocchiaro non resterà a Sala d'Ercole, avendo optato per il Senato. Per cui si è già posto il problema dell'attribuzione del seggio: a Rita Borsellino, come numero due del listino della sfidante, o alla terza candidata più votata, Sonia Alfano. Inoltre, la Sinistra Arcobaleno ha annunciato che è pronta a presentare ricorso in ragione dell'esiguo margine di voti che distanzia la lista dal superamento della soglia di sbarramento del 5% e di conseguenza dall'attribuzione di almeno sei seggi. Per parte sua Rita Borsellino, ha deciso anche di costituire un comitato tecnico, che potrà contare sulla consulenza di diversi legali che dopo avere portato a termine tutte le verifiche del caso, valuteranno l'eventualità o meno di presentarsi davanti agli organi competenti. «Non si continui sulla strada di sempre - ha dichiarato Rita Borsellino - dandosi addosso l'un l'altro e delegittimando gli alleati, si indaghi piuttosto insieme sulle cause di questo risultato, pensando ad un progetto comune che sia credibile". "Questo - ha aggiunto Rita Borsellino - non è tempo nè di simboli nè di personalismi, bisogna guardare alla zona piu arida di questa nostra isola, trasversale alle classi sociali. Lì dove i politici sono considerati essenzialmente una casta e dove i favori rappresentano l'unica risposta concreta che la politica può dare. Questo è il tempo - conclude - di lavorare con costanza ad un progetto dove lotta alla mafia significa innanzitutto un'idea precisa di sviluppo che riesce a coinvolgere e a fare essere protagonista la società a tutti i livelli».

, a cura di Peppe Paino