Fino al 10 luglio, il Complesso del Vittoriano ospita "Tamara de Lempicka. La regina del moderno", una delle mostre più complete mai realizzate sull'artista più nota e amata del periodo Déco. L'esposizione presenta 90 dipinti e 30 disegni che ripercorrono il cammino artistico della pittrice; 50 fotografie d'epoca, alcune inedite, che presentano il "personaggio" Tamara, ritratta quasi sempre come una diva del cinema anni '30; due film degli anni Trenta in cui l'artista si colloca davanti alla macchina da presa. In mostra anche tredici opere di pittori polacchi che l'artista frequenta in Francia e a Varsavia.
La mostra è curata dalla storica dell'arte Gioia Mori che in questa esposizione propone una nuova lettura delle opere della Lempicka, alla luce di riflessioni, studi e scoperte sulla sua pittura, che mettono in relazione l'artista con il proprio tempo e mettono a confronto le sue opere con quelle dei contemporanei.
La de Lempicka e' sicuramente l’artista piu’ nota e amata del periodo Deco ed e' il simbolo del moderno e il manifesto degli anni Venti e Trenta.
Tamara de Lempicka, pseudonimo di Tamara Rosalia Gurwik-Górska, nasce a Varsavia il 16 maggio 1898 e muore a Cuernavaca il 18 marzo 1980. Comincia a studiare pittura alla Académie de la Grande Chaumiere e alla Académie Ranson con maestri come Maurice Denis e André Lhote. Qui perfeziona ed affina il suo stile personale, tanto influenzato delle istanze artistiche dell'Art Déco, quanto assai originale. Nel 1922 espone al Salon d'Automne, la sua prima mostra in assoluto. In breve tempo diventa una famosa ritrattista col nome di Tamara de Lempicka.
Icona dello stile, donna stravagante, dichiarata bisessuale, e’ conosciuta per la sua arte e per la sua personalita’ e la mostra romana permette di entrare a fondo nella biografia di colei che e’ riuscita ad inventare un nuovo linguaggio figurativo, che veicola i nuovi sistemi di comunicazione dei primi decenni del Novecento: la fotografia di moda, la pubblicita’ ed il cinema.
A far grande la mostra, oltre naturalmente alle opere dell’artista mito, anche la collaborazione e il supporto di grandi musei europei ed americani e di collezionisti privati di tutto il mondo. Al Complesso del Vittoriano fino al 10 luglio. Da non perdere.
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 3/13/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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