Prg, quale futuro per Lipari e le sue isole ?

Prg, quale futuro per Lipari e le sue isole ? Gazzetta del sud Mario Di Paola Il Comitato regionale per l'Urbanistica nella seduta del 10 scorso ha approvato il testo definitivo del Piano regolatore di Lipari, dopo il parere favorevole espresso dal Consiglio regionale dell'Urbanistica. Il Prg si estende su Lipari, Vulcano, Stromboli, Panarea, Filicudi, Alicudi (Salina, com'è noto, si articola su tre Comuni autonomi). Il Prg comprende anche il Regolamento edilizio e le Norme tecniche di attuazione. Questi due elaborati rappresentano la parte normativa del Piano con la prescrizione di modalità di realizzazione e di gestione degli interventi previsti. È un fatto di portata storica per Lipari e le consorelle minori se si pensa (come riassunto nella scheda) che l'iter si trascina da un quarto di secolo con l'incarico iniziale ad un gruppo di tecnici qualificati (Fabio Basile, Rosanna Galletti, Giuseppe Gangemi, Giuliano Nicola Leone (capogruppo), Ettore Mocchetti). Tra adeguamenti e incombenze varie si giunge al maggio 2007. Dopo la pubblicazione e il deposito delle osservazioni dei cittadini, cui sono state fornite le adeguate controdeduzioni dai progettisti, tutti gli elaborati del Piano sono stati trasmessi all'assessorato regionale Territorio e Ambiente alla fine dell'anno 2008. Finita la fase comunale si è avviata quella regionale che, con il recente voto del CRU n.303 del 16.02.2011, potrà concludersi in via definitiva nel giro dei prossimi tre mesi con il Decreto che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia. Spetta adesso al Consiglio comunale di Lipari esprimere, su proposta dell'Ufficio Tecnico, eventuali controdeduzioni al voto del CRU entro 30 giorni dalla notifica. Anche stavolta in caso di incompatibilità, potrà essere chiamato il Commissario ad acta. Ma quali sono in sintesi le linee principali del Prg? Lo abbiamo chiesto al prof. Giuseppe Gangemi, che ha seguito con tenacia la vicenda eoliana e che potrebbe, peraltro, scrivere un libro sulle travagliate storie degli strumenti urbanistici di importanti centri della provincia, come Barcellona dove manca solo la determina di un dirigente comunale per la pubblicazione del Prg. «Ci siamo mossi – spiega il professionista – su precise direttrici: la gestione del territorio e i diritti del regime dei suoli in atto; uomini, manufatti e prospettive di sviluppo nella costituzione del Parco dei Vulcani; rapporti tra Piano Regolatore e Piano Paesistico: realtà storiche e ambientali; riqualificazione di termalismo, balneazione, cultura e turismo; progetti negoziati e azioni di programmazione concertata presenti e futuri; portualità e infrastrutture per l'accessibilità,insediamenti umani e servizi. Quali sono i dati essenziali su tutela dell'esistente e incremento edilizio? «Particolare attenzione è stata riservata ai diversi centri storici (zone A2) delle sei isole e agli antichi insediamenti di interesse ambientale preminente (A3), cui si affiancano un elevato numero (zone A1) di manufatti e complessi sparsi (masserie, casali, case rurali, mulini e manufatti specialistici e/o di carattere etnoantropologici) di particolare valenza e interesse storico-architettonico. È previsto un incremento di popolazione residente di circa 1.000- 1.300 abitanti sino all'anno 2024, su una popolazione di 12.000 abitanti registrata nel 2004. Nelle zone B (edificabili) è previsto un incremento di circa 400 nuovi vani e nelle zone C (espansione) di circa 1.000 nuovi vani, oltre a 2.048 nuovi vani per strutture ricettive alberghiere per complessivi 4.100 nuovi posti letto potenziali. Molto dettagliate sono le distinzioni previste nelle zone agricole (zone E), caratterizzate in modo da garantire il paesaggio agrario tipico eoliano insieme con una sua qualificata utilizzazione e valorizzazione». Si può dire che il Prg incida anche su problemi infrastrutturali? «Sì, se si pensa alla strada di circonvallazione di Canneto, alla strada per la via di fuga a Vulcano e il parcheggio all'approdo di Stromboli. Anche le questioni poste dalle nuove norme di programmazione commerciale hanno trovato accoglienza. Problemi di maggior dettaglio potranno essere risolti nelle prossime prescrizioni esecutive che sono costituite dai Piani Urbanistici Esecutivi o Piani Particolareggiati già in corso di redazione». Per quanto tempo si estendono gli effetti potenziali del nuovo Piano? «Con il parere favorevole del CRU viene inaugurato uno scenario di azioni di sviluppo per le Eolie, in una prospettiva di programmazione certa dimensionata per i prossimi vent'anni». Sin qui, sotto il profilo tecnico, il prof. Gangemi. Molto positivo il giudizio politico del sindaco Mariano Bruno reduce da un tour di promozione dell'isola tra Berlino e Roma: dalla Bit alla presentazione della fiction "Edda Mussolini e il comunista", girato interamente a Lipari e che va in onda stasera su Raiuno. Sul Prg, il primo cittadino non nasconde grande soddisfazione. «Mentre mi avvio a conclusione del mio mandato – dice –, ritengo un onore e un merito per la mia Amministrazione portare a compimento una delle pietre miliari per lo sviluppo del territorio di cui si parla da 30 anni. il Prg servirà a dare ordine, a dettare regole condivise che consentano di armonizzare le nostre isole a quell'idea di patrimonio dell'umanità che l'Unesco suggerisce al mondo. Gli eoliani devono sentire l'orgoglio e la responsabilità di questo ruolo, consapevoli di dover proteggere al meglio il territorio per armonizzare sviluppo e difesa delle risorse paesaggistiche». Quali sono le problematiche aperte per l'arcipelago? «Collegamenti stabili, portualità moderna e sicura, servizi efficienti sono le tappe di un programma al quale stiamo lavorando da anni con entusiasmo e senso di responsabilità. Lo strumento urbanistico, con le sue preziose indicazioni, è un elemento essenziale di sviluppo organico senza il quale tutto è relativo. Auspico che la sua applicazione, modulata sulle esigenze in divenire delle sei isole avvenga armonicamente, nel rispetto delle risorse ma anche delle attività degli eoliani». Alcune delle problematiche elencate da Bruno, facevano parte anche del programma di Giacomantonio. Sono i "tempi lunghi" delle questioni liparote. Oggi "questo" Prg viene consegnato alla valutazione delle forze economiche e sociali, nonché politiche, di Lipari. L'auspicio è che si avvii un confronto costruttivo che non venga inquinato dai veleni di una campagna elettorale lunga ancora più di un anno. Una lunga storia L'incaricoper la redazione del Prg è stato dato nel 1987 ad un gruppo di tecnici qualificati. Ma lo schema di massima è stato approvato solo 10 anni dopo, con la consegna degli studi geologico e agricolo-forestale. Il progetto definitivo del Piano era stato presentato nel marzo del 2004. Per l'incompatibilità dei consiglieri comunali, la Regione ha nominato nel novembre 2005 un Commissario ad acta. Si è dovuto però attendere, con la nuova normativa comunitaria, la redazione di un apposito studio per la valutazione di incidenza ambientale. Pubblicazione, ricorsi, controdeduzione e definitivo invio all'Assessorato nel 2008. Ora la fase finale.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/13/2011

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