Gazzetta del Sud
Michele Cimino
Palermo
Stop al disegno di legge sulla decadenza degli amministratori rinviati a giudizio. Si sarebbe dovuto esaminare ed approvare nel corso della seduta dell'Ars di ieri sera, ma nel provvedimento, il cui testo è stato elaborato dalla commissione regionale Antimafia, sarebbero stati rilevati profili di incostituzionalità, per cui, prima che a stoppare il disegno di legge ci pensasse il Commissario dello Stato, i capigruppo hanno deciso di rinviarlo in commissione Affari Istituzionali per modificarne le parti contestate.
Il presidente della commissione regionale Antimafia, Lillo Speziale, si è dichiarato contrario, ma è prevalso il parere dei capigruppo e il disegno di legge rinviato in commissione. Se ne riparlerà dopo l'approvazione del bilancio e della finanziaria che, teoricamente, da oggi dovrebbero essere a disposizione delle commissioni di merito e dal prossimo 12 aprile in aula.
I documenti finanziari, però, sono ancora in alto mare. Non si è, infatti, ancora conclusa la trattativa Stato-Regione sulla quota di compartecipazione alla spesa sanitaria che lo Stato, sebbene la Regione abbia rispettato tutti i parametri ed eliminato gran parte degli sprechi, vuole mantenere ai livelli precedenti. La differenza è di 650 milioni di euro. Inoltre, mancano ancora all'appello i fondi Fas, una parte dei quali dovrebbero essere utilizzati, come è già stato consentito dal ministero dell'Economia ad altre regioni, per ripianare il debito sanitario. Senza contare che un'altra parte di quei fondi sono stati anticipati dalla Regione.
Per cui, per poter chiudere i conti, manca all'incirca un miliardo, a cui sono da aggiungersi i debiti delle società regionali o partecipate dalla Regione. Dalla liquidazione o l'accorpamento delle società regionali si dovrebbero ricavare dei fondi. E si sta pensando anche alla vendita della quota di partecipazione della Regione in Unicredit, ma messi tutti insieme questi soldi non basterebbero per rimpiazzare i fondi di provenienza statale.
Né si può pensare di varare un bilancio preventivo basato su entrate bloccate dalla Stato, che da mesi si rifiuta di mettere a disposizione della Regione. In tale contesto si inserisce il dibattito in atto nel mondo politico regionale per la costituzione di un governo politico in alternativa a quello dei tecnici attualmente in carica e che vede il "laboratorio siciliano" ancora una volta impegnato nello sperimentare formule da adottare successivamente a livello nazionale.
Della possibile alleanza organica, anche sul piano elettorale, tra il Pd e l'Mpa, se ne parla già da qualche giorno, ma sta provocando qualche smottamento nel Mpa. Gli onorevoli Latteri e Lo Monte non sembrano d'accordo e vorrebbero convincere Lombardo a tornare col centrodestra. Non sono ancora chiare, però, le posizioni dell'Udc, dell'Api e del Fli. Se ne discuterà nei prossimi giorni, anche se la posizione più incerta appare quella del Fli.
In pratica si sta tentando di mettere insieme un fronte antiberlusconiano, ma senza la partecipazione dell'estrema sinistra e di Italia dei Valori, ma ancora gli interessati sono ai pour parler.
Intanto, ieri sera all'Ars è stata approvata una mozione del Pd per sollecitare le iniziative da adottare "per la riapertura totale o parziale ai voli civili dello scalo aeroportuale di Trapani-Birgi". In precedenza erano state discusse alcune interrogazioni e una interpellanza in materia di energia e ai servizi di pubblica utilità, alle quali ha risposto il vicepresidente della Regione Giosuè Marino.
Il presidente di turno, Camillo Oddo, ha, quindi, aggiornato i lavori a martedì 12 aprile alle 16 con all'ordine del giorno la discussione generale sul bilancio della Regione per l'esercizio finanziario in corso e sul bilancio pluriennale per il triennio 2011-2013. All'ordine del giorno, inoltre, vi è un disegno di legge del governo inerente "Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2011. Legge di stabilità regionale".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/6/2011
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