Ci sono milioni di fondi ma mancano i progetti

Gazzetta del Sud Michele Cimino PALERMO La Sicilia rischia di perdere 900 milioni di fondi europei se non riuscirà a spenderli entro l'anno in corso. Questa per il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto e il commissario europeo alle Politiche regionali Johannes Hahn, che hanno incontrato il presidente della Regione Raffaele Lombardo per fare il punto sullo stato della spesa dei finanziamenti europei in Sicilia, la vera priorità della Regione. Si è trattato di un secondo appuntamento dopo quello del mese scorso che aveva già allertato gli staff tecnici per mettersi al lavoro con procedure accelerate, dati i tempi stringenti. «Entro il 31 dicembre 2011 – ha ricordato il commissario Hahn – la Sicilia deve spendere 1,4 miliardi di euro, al momento la quota di risorse utilizzata è pari a 500 milioni». Un problema di lentezza che accomuna tutte le regioni del Sud. Per non dover rispedire al mittente i 900 milioni, adesso i tempi sono di gran lunga più brevi di quanto si possa immaginare: «I ritardi - ha sottolineato Fitto - potrebbero infatti comportare un disimpegno delle somme già a partire dal mese di maggio, quando le regioni dovranno avere impegnato il 100 per cento delle somme. Ed entro ottobre dovranno averne speso almeno il 70 per cento». «I fondi comunitari – ha aggiunto Hahn – vanno spesi nei tempi stabiliti e non messi da parte pensando di poterli spendere tutti insieme, altrimenti si perdono». Peraltro, per il commissario alle Politiche regionali, i ritardi non sono imputabili alla burocrazia europea. «Le regole comunitarie sulla spesa dei fondi sono corrette ed eque, non c'è alcuna difficoltà dovuta a troppa burocrazia. La commissione - ha aggiunto - presenterà la proposta della nuova programmazione dei fondi comunitari a fine giugno. E per le Regioni che si dimostreranno inaffidabili, al prossimo turno, potrebbero esserci stanziamenti ben più esili». «Non c'è dubbio – ha subito replicato il presidente della Regione Raffaele Lombardo nel rilevare che in Sicilia si sta operando con la massima celerità in modo da non perdere quei fondi – che, come altre regioni del Sud, anche la Sicilia è in ritardo sulla spesa dei fondi comunitari. Abbiamo attivato delle misure, abbiamo ridotto le linee di intervento da 250 a 50 e abbiamo avviato una collaborazione costruttiva con il ministero e la commissione Ue». E di collaborazione costruttiva ha parlato anche il ministro Fitto: «All'inizio, da parte delle Regioni non c'è stata collaborazione su come affrontare la spesa comunitaria. Abbiamo messo del tempo per superare alcune resistenze. Adesso, va meglio. Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo assieme al commissario europeo Johanns Hahn». E ha ricordato che l'obiettivo del governo è di rendere credibile la politica di coesione, «altrimenti l'Italia rischia di non avere le carte in regola per la prossima programmazione». «Abbiamo messo in campo – ha, quindi ricordato il ministro agli Affari regionali – gli strumenti operativi per raggiungere il risultato della spesa, non solo in termini quantitativi, ma soprattutto in termini di qualità degli interventi". Per Fitto, infatti, si dovrebbe modificare il regolamento, in modo che "al mancato rispetto di determinati target di spesa" i fondi assegnati ai programmi regionali si trasferiscano ai grandi progetti nazionali. A giudizio di Lombardo il problema per la Sicilia non si pone. E ha ricordato che nei giorni scorsi l'Ars ha approvato la legge sulla semplificazione amministrativa. "Sarà utile – ha detto – per accelerare la programmazione e, dunque la spesa dei fondi, con l'obiettivo di evitare il disimpegno». «Faremo il punto con la giunta - ha, quindi, reso noto - ogni settimana e con il ministro Fitto ci incontreremo nuovamente tra quindici giorni». Lombardo ha poi ricordato che il commissario Hahn non è venuto in Sicilia con la tagliola, ma con uno spirito positivo: «Ci ha invitati al confronto anche a Bruxelles». A margine dell'incontro con il commissario Hahn e il ministro Fitto, conversando con i giornalisti, il presidente della Regione ha reso noto di avere già individuato alcuni tra gli interventi che potrebbero essere attuati a breve con i fondi comunitari. E ha citato il centro Rimed, il centro di Agroterapia annesso all'ospedale Cannizzaro di Catania, investimenti per migliorare e potenziare le ferrovie a Palermo, Catania e Messina e l'interporto di Termini Imerese. Al vaglio c'è anche l'ipotesi di utilizzare i fondi per il credito d'imposta sugli investimenti. La Sicilia non è la sola ad essere in ritardo nella spesa dei fondi comunitari. Ieri, infatti, oltre a Lombardo, Hahn e Fitto hanno incontrato, per gli stessi motivi, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e per questa mattina hanno in programma l'incontro con il presidente della Regione Campania, Caldoro. Alla domanda di un cronista se anche in altri Stati dell'Unione si registrassero ritardi nella spesa dei fondi comunitari, il commissario Hahn ha risposto: "In Romania. E, forse, in Bulgaria".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/8/2011

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