Finanziaria, Armao vede finalmente il traguardo

Finanziaria, Armao vede finalmente il traguardo Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Approvati ieri dall'Ars gli articoli del bilancio preventivo della Regione e il bilancio dell'Ars. La votazione finale è prevista per oggi, dopo la conclusione dell'esame della Finanziaria regionale, di cui, già nel pomeriggio di ieri sono stati esaminati ed approvati diversi articoli. La situazione si è sbloccata nella tarda mattinata con l'intervento del presidente della Regione Raffaele Lombardo che, prima di andare in aula ha incontrato il presidente dell'Ars Francesco Cascio e, quindi, tutti i capigruppo, di maggioranza e di opposizione, con i quali sono stati concordati i tempi di congentamento del dibattito. Il primo a protestare, non appena il presidente dell'Ars, avviata la seduta, ha informato l'aula della decisione dei capigruppo, è stato Cateno De Luca (nella foto), che praticamente per tre giorni, in forza dei 3.708 emendamenti da lui presentati non aveva quasi mai lasciato la tribuna e che, ora, solo se gli altri otto deputati del gruppo misto gli avessero ceduto il tempo a loro disposizione, avrebbe potuto parlare per appena 6 minuti e 25 secondi. Pertanto, resosi conto che la partita era conclusa e che non sarebbe riuscito a procrastinare nel tempo l'approvazione del bilancio, ha chiesto di poter parlare per 20 minuti consecutivi, rinunciando a qualunque altro intervento. Con gran sollievo della gran parte dei deputati, a cominciare dal capogruppo del Mpa Francesco Musotto, più aduso ai tempi e agli interventi del Parlamento europeo. Poco prima, infatti, proprio Musotto era stato sentito lamentarsi per i continui interventi di De Luca. «Basta – stava dicendo - non ne posso più. È tre giorni che sento parlare De Luca: è una tortura. Invoco Amnesty International». E a Vincenzo Vinciullo che cercava di calmarlo ha replicato: «Zitto tu. Tutti in aula parlate, parlate, ma che cosa dite? Intervenite su un argomento, ma poi parlate d'altro. A Bruxelles vi toglierebbero la parola dopo un minuto. Io lo dico da tempo: l'Ars va sciolta». Superato l'impasse e riscritta, con l'intervento di Lombardo la tabella B, col voto contrario di Pdl, Pid, Fds e di De Luca, gli articoli del bilancio sono stati subito approvati. «Mi hanno chiesto di venire – ha commentato poco dopo, conversando con i giornalisti, il presidente della Regione - ed eccomi qua. Sono venuto all'Ars – ha aggiunto – dopo avere letto un sms che mi ha inviato ieri notte l'onorevole Lino Leanza: mi chiedeva di presentarmi l'indomani. Ma la mia presenza è stata casuale rispetto all'accordo raggiunto sul bilancio». «Speriamo – ha detto ancora Lombardo - che questo clima positivo possa resistere anche per quanto riguarda la finanziaria, ma non credo». Lombardo ha poi precisato di voler restare in aula anche durante il dibattito sulla finanziaria «per ascoltare le varie forze politiche e raccogliere tutti i suggerimenti». Il testo approvato ieri modifica 57 delle 141 voci presenti nella tabella B. Sono previsti sostanziali aumenti per Università e osservatori e per il turismo. Altri aumenti riguardano il fondo per la propaganda di prodotti siciliani e le spese per le iniziative culturali, artistiche e scientifiche «di particolare rilevanza». Soddisfatto il vice capogruppo vicario del Pdl Salvo Pogliese perché sono stati accolti gli emendamenti a firma sua e dei deputati del Pdl «a tutela della famiglia, dei giovani e delle università». «Come sempre – ha dichiarato – poniamo in primo piano la famiglia, la crescita professionale e culturale e la tutela delle nuove generazioni attraverso il bonus bebè e il sostegno ai consultori e agli oratori». «Una scelta di campo del Pdl – ha aggiunto - che punta alla tutela dei valori sociali ed allo allineamento della formazione universitaria con gli standard europei». Per il vice presidente della commissione Finanze Nino D'Asero, non c'è da essere soddisfatti per il bilancio approvato perché la «spesa è crescente e strutturata ma non mirata. Scarsi e quasi assenti sono gli investimenti produttivi, come i sostegni alla piccola e media impresa, al turismo, all'agricoltura, ai settori innovativi, malgrado il battage e i proclami che hanno preceduto l'interminabile balletto di presentazione, ritiro e riscrittura di maxiemendamenti da parte del governo». «Le entrate, poi – ha aggiunto D'Asero – sono appese all'incertezza e molte fra le voci connesse appaiono piuttosto per memoria; dunque, l'aspettativa non è di un futuro roseo: la Regione rischia seriamente di finire imbalsamata». I lavori dell'Ars riprenderanno questa mattina alle 10 e si concluderanno solo dopo che bilancio e finanziaria saranno stati votati definitivamente.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/30/2011

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