A Giuseppe Zuccarello, quattro mesi dopo

Riceviamo e pubblichiamo Caro amico, ti scrivo da lontano, per farti giungere queste poche righe, quattro mesi dopo quel fatale incidente che ti ha strappato da tutti noi. Quattro mesi che hanno il peso di un macigno, sulle spalle di chi a fatica tenta di reagire, di farsi forza, ma invano .. Ti scrivo per portarti avanti, per fare luce su questa realtà che si e sommata alla tristezza, al tedio, a tutti quei fili che si sono spezzati, da quando tu non sei più qui con la tua allegria a trascinarci con spensieratezza. Ti scrivo perché non voglio che si dimentichi, un uomo, un caro amico e fratello, marito e figlio esemplare, che non vada disperso nel limbo della dimenticanza, nelle regole che la vita tutti i giorni ci impone, per guardare avanti, e smettere di rincorrere i fantasmi della mente .. No, oggi voglio attribuire con dolcezza la tua figura, distante da quelle rappresentanze eroiche immortalate per sempre nella mente delle persone, e della storia .. Voglio solo ricordare l’impegno che mettevi nel tuo lavoro, la passione per i computer, le ore che ci dedicavi dopo una lunga giornata. Voglio immergermi ancora in un frangente di vita spesa insieme a te, a sorridere, discutere, nella solarità della tua schiettezza, un imprescindibile lato della tua immensa umanità, nei gesti silenziosi ma importanti spesi per il sociale, senza reticenza alcuna .. Ti scrivo da questo pc che hai destinato a me, con amicizia, anche con sofferto rammarico, per tutto quello che poi la vita purtroppo ti ha tolto, istintivamente, la cattiva sorte, anche le lingue affilate di tante persone, che non hanno smesso di cucirti addosso un immagine sbagliata. Sono qui per difenderti da tutti coloro che non sanno cosa significhi perdere tutto in un sol istante, sono qui per rispondere ancora coscienziosamente, ma sempre con lo stesso nodo in gola. Il tuo sacrificio riverso sull’asfalto non diventi solo un lontano monitoraggio di “numeri”, no .. La tua vita spezzata, serva da esempio per tutti coloro che inconsciamente smettono e non credono che tutto improvvisamente possa cambiare e stravolgere per sempre le esistenze altrui. Questo e altro eri tu … Indimenticabile Pippo Zuccarello. Salvatore Piconese

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/22/2011

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