PRIVATIZZATO LO SCALO D'ALAGGIO

PRIVATIZZATO LO SCALO D'ALAGGIO Filicudi- In Tototruffa '62, indimenticabile film del 1961 di Camillo Mastrocinque, il principe della risata con la complicità del commissario Malvasia vendeva ,con un acconto di 500 mila lire, la Fontana di Trevi. Alle Eolie, esattamente, il 12 ottobre del 2005, la Regione Siciliana ha invece venduto, o meglio svenduto, per davvero, dopo la sdemanializzazione con decreto n°5 dall'assessorato del Territorio e dell'Ambiente dell'11 gennaio del 2004, il secolare scalo di alaggio per i gozzi da pesca di contrada Pecorini a Filicudi. O meglio, una parte del litorale del villaggio, di 76 mq. A beneficiarne la titolare di un ristorante per appena 10 mila 300 euro. Il contratto di compravendita è stato stipulato nell'ufficio di Messina dell'Agenzia del Demanio tra il dott. Giuseppe Renzo, direttore tributario e la sig.ra Alina Maslowski con l'intervento del notaio, dott. Sebastiano Biondo. Il sindaco di Lipari, l'uscente Mariano Bruno, interviene di fatto lo scorso 2 maggio chiedendo all'Assessorato regionale la revoca del provvedimento di vendita con l'avviso che farà valere l'interesse della pluralità dei soggetti rispetto a quelle del singolo, in tutte le sedi competenti. Scrive Bruno, un anno e mezzo dopo la cessione a prezzo di saldo e a due e mezzo dal decreto , " di non essere stato messo a conoscenza della vendita dell'area demaniale marittima al fine di poter impartire l'indirizzo politico -amministrativo di competenza". E, sempre Bruno precisa, che "per tale vendita non condivisa, si è pronunciato con parere favorevole il 3° settore - Sviluppo e Tutela del Territorio del Comune di Lipari ponendo delle vincolanti condizioni che non sono state rispettate". E cioè il mantenimento libero e garantito del pubblico transito mentre nell'area sta per essere montata una struttura dove verranno allocati sedie e tavolini al servizio di una attività commerciale privata; ed ancora, il trasferimento di eventuali utenze, allacci, sottoservizi e altre opere di natura pubblica insistenti sull'area a cura e spese del richiedente in sito analogo e con le stesse caratteristiche delle originarie. " Tutto questo a tutt'oggi- ha puntualizzato il Sindaco uscente- non è avvenuto, non avendo la ditta Maslowski effettuato nulla di quanto previsto dalle citate condizioni ne potendo, tra l'altro spostare in altro sito quanto l'uso e la consuetudine hanno, solo da qualche secolo, concesso alla cittadinanza di Filicudi". Mariano Bruno ha quindi contestato che la vendita del terreno in questione è avvenuta senza una conferenza di servizi e senza coinvolgere gli enti interessati. E ha aggiunto che si è concesso " per una cifra oltremodo modesta, un arricchimento non indifferente, privando di uno storico servizio i cittadini di Pecorini. Basta la sola considerazione - ha evidenziato Bruno- che la cifra avrebbe potuto essere incassata in alcuni anni con i canoni concessori e autorizzazioni". Sulla questione è intervenuto anche l'avv. Nicola Giudice di Palermo. Ha chiesto al Sindaco, di non autorizzare la signora Maslowski a collocare la pedana in legno ad uso stagionale in quanto limitativa dell'uso dello scalo di alaggio e a garantire il libero e e pubblico transito allo stesso. Ma ha anche sollecitato il dott. Bruno a sospendere immediatamente i lavori in corso. Si tratta delle opere commissionate dal Comune per la nuova pavimentazione e la collocazione degli arredi ( e aggiudicate con un ribasso a base d'asta del 25%, ndr) che comunque vanno a toccare l'area da tutelare. E che prevedono anche la sostituzione di alcuni pali dell'illuminazione, la nuova delimitazione con cordolo e ringhiera in ghisa e due piazzole in cemento ai lati dello scalo di alaggio non autorizzate dalla Soprintendenza e che modificano lo stato dei luoghi. Lo stesso legale ha chiesto al servizio Demanio regionale di sospendere ogni concessione demaniale rilasciata e agli assessorati del Territorio e dell'Ambiente e della Presidenza di revocare il decreto n° 5 dell'11 gennaio del 2004

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/10/2007

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