Pilar, anteprima del nuovo album a Salina

Michele Merenda SALINA – Non era mai accaduto prima che, in anteprima nazionale assoluta, un’artista presentasse l’imminente nuovo album a Salina, l’isola più verde delle Eolie. Questo evento ha avuto felicemente luogo la sera di venerdì scorso con la cantautrice romana Pilar, al secolo Ilaria Patassini. Un’anteprima che sarebbe potuta essere addirittura mondiale, se questi pezzi non fossero già stati eseguiti in Turchia, ad Ankara. Grazie alla collaborazione dei fratelli Giuseppe e Lorenzo Siracusano, la cantante è stata protagonista di uno storico concerto a Malfa, in cui ha per l’appunto eseguito i nuovi pezzi di quello che è il suo terzo lavoro discografico. Questo nuovo album, difatti, segue a “Femminile singolare” (2007) e “Spartenze” (2009), suonato in collaborazione con l’ensemble Sinenomine, gruppo acustico di musica ethno jazz che propone in chiave contemporanea il repertorio della tradizione popolare del Sud Italia. Pilar è stata vincitrice e finalista di numerosi concorsi e riconoscimenti, tra i quali ricordiamo il “Festival di Musicultura” (Primo premio e targa della Critica 2007), “Premio Tenco” (finalista Targa Miglior Opera Prima 2007), “Premio Bianca d’Aponte” (Miglior Interprete 2008) ed il “Festival Europeo della canzone Mediterranea – Pjesma Mediterana” (Miglior Composizione 2009 e Miglior Interprete 2010). Purtroppo non ci ha voluto rivelare il nome della sua nuova produzione discografica, anticipandoci però che uscirà ufficialmente ad ottobre e che è stata suonata per intero in Sicilia, con musicisti siciliani. Ed in effetti la sua musica e la sua voce, per quanto appartenenti alla tradizione della musica leggera italiana, presentano un inusuale calore tipicamente meridionale, con delle fasi di quiete che sembrano sfiorare la pelle alternate ad altre emotivamente concitate, durante le quali ci si sente ribollire il sangue. Fasi etniche, forse anche jazzate, in cui la voce bellissima deve molto all’interpretazione sonora di musicisti del calibro di Tony Canto (chitarra), Giovanni Arena (contrabbasso) e Franco Barresi (batteria, percussioni). «Sì – ha scherzato l’artista –, probabilmente in una vita passata ero siciliana. Questa terra la sento nel mio karma. Che dire di Salina? È meravigliosa; mi piacerebbe starci qui a maggio, per scrivere qualcosa. Mi sento più isolana che continentale. Per quanto riguarda la definizione della mia musica, desidero che siano gli altri a farlo al posto mio». Uno stile in cui la fanno da padrone le sfumature della voce e le impennate repentine, ricordando un nome storico ed impegnativo come quello di Giuni Russo, entrambe accumunate da studi classici. «Un complimento meraviglioso – ci ha detto Pilar –, naturalmente c’è stata anche lei tra i miei modelli, assieme a Dulce Pontes e Lhasa de Sela. Adoro scrivere in lingua italiana, la mia lingua, ricca com’è di quegli aggettivi che tanto amo, capaci di delineare i limiti e le potenzialità di ogni cosa. Per me – ha continuato –, la qualità del suono, lo stile e la dinamica sono elementi importantissimi. Questo perché la musica, come l’amore, è mistero e matematica. Ciò che vince in questo discorso è l’armonia che, paradossalmente, nasce dall’equilibrio. Per quanto mi riguarda, preferisco un album con pochi brani, che ti danno tanto, piuttosto che tanti pezzi dove la maggior parte… fanno da tappezzeria». Ricordiamo, infine, l’impegno sociale della cantante nel progetto “S. Tommaso is back” (concerti gratuiti a chi mostrava l’avvenuta adesione alle urne il 13 giugno), di cui hanno parlato tutte le principali testate giornalistiche italiane, coinvolgendo anche New York e Lisbona. Con Giovanna Mirabella e Francesco Lamargese è riuscita a creare un sito web, grazie al quale sono state coinvolte 55 città e creati ben 250 eventi analoghi, con 400.000 visualizzazioni. Tutto ciò per spingere la gente al voto durante l’ultimo referendum, indipendentemente dalle preferenze politiche. «Perché comunque la si pensi – ha spiegato – le persone vanno coinvolte, facendole sentire parte in causa della democrazia e della realtà politica di questo Paese».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/20/2011

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