Michele Merenda
SALINA – Mentre fra Lampedusa e Tunisi continua a consumarsi il dramma quotidiano dei migranti, nella serata di giovedì, dedicata alla “Primavera araba”, Franco Battiato ha salutato il pubblico del SalinaDocFest. Lo ha voluto fare a modo suo, come gli è più consono, con grande garbo e profonda simpatia, citando per l’occasione un espatrio forzato di addirittura 900 anni fa. Un ricordo evocato con le stesse parole del protagonista, il poeta arabo-siciliano Ibn Hamidis, costretto dall’invasione normanna a lasciare la Sicilia in cui era nato: “Dietro di te, o mare, ho un paradiso dove c’è contentezza e miseria alcuna”. Il maestro Battiato si è esibito per la gioia di oltre 200 persone a Palazzo Marchetta, nel comune di Malfa, con la collaborazione del pianista Giosi Infornato, cantando cinque brani. Solo cinque pezzi, che però si sono dimostrati un concentrato di grandi emozioni, perfetto esempio della capacità di sintesi e dell’abilità di trasmettere sensazioni, preziosi valori insiti ad entrambi gli artisti. Un paragone potrebbe essere fatto con quei disegni composti da pochi tratti di matita ed allo stesso tempo esaurienti in tutto e per tutto. Un omaggio commosso, quindi, ai tanti, applauditissimi, ospiti arabi della V edizione del festival, che inaugura proprio quest’anno il gemellaggio con “FidaDoc Agadir” (Marocco), una delle più importanti rassegne nord africane dedicate al documentario. Domani Giovanna Taviani, ideatrice e direttore artistico dell’evento, presenterà al pubblico proprio la direttrice Nezha Drissi, confermando l’attenzione del festival siciliano ai rapporti fra sponda nord e sponda sud del Mediterraneo. Ospite d’onore sarà il regista iracheno Mohamed Al-Daraji, che presenterà in anteprima nazionale il documentario “Iraq: War, Love, God & Madness” e il suo pluripremiato “Son of Babylon”. Inoltre, Gaetano Calà, direttore dell’ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigranti), che due anni fa ha sostenuto attivamente la produzione del film Nuovo Mondo, consegnerà una targa a Riccardo Tozzi (Cattleya) e a Emanuele Crialese per il film “Terra Ferma”, che sarà ritirata dall’attrice Donatella Finocchiaro. In questa occasione, l’ANFE annuncerà l’avvio del progetto “Next citizenship”, un nuovo portale che raccoglierà contributi e testimonianze dal mondo della cultura e della politica, volti ad ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana agli immigrati di seconda generazione. Senza comunque dimenticare i film a concorso che si contenderanno il premio finale e le altre pellicole che getteranno uno sguardo sul resto del mondo. (nella foto: Giovanna Taviani e Franco Battiato)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/23/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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