Messina, quanti malumori nel centrodestra

Gazzetta del Sud Non comincia bene la campagna elettorale nemmeno sul fronte del Centrodestra. Le ripercussioni delle vicende regionali non potevano non farsi sentire a livello locale. Ieri 54 esponenti del Pdl, guidati dal parlamentare nazionale Vincenzo Garofalo, dall'ex deputato Antonio D'Aquino e dal commissario comunale Pippo Rao, si sono rivolti ai coordinatori nazionale e regionale di Forza Italia, Denis Verdini e Angelino Alfano, esprimendo la profonda delusione, «da messinesi», nel veder così penalizzata una delle tre aree metropolitane dell'Isola, visto che nessun rappresentante della città e della provincia è stato indicato nella nuova giunta Lombardo. Ma si discute anche sulla qualità delle squadre che i candidati a sindaco e a presidente della Provincia hanno indicato in prima battuta. È soprattutto sulla giunta Buzzanca che si manifestano perplessità e malumori. Pippo Rao e Pippo Isgrò sono stati assessori nel 1991-92; Pippo Previti è stato consigliere di quartiere e comunale nei decenni scorsi, militando anche sul fronte del Centrosinistra. Non si può dire siano anziani gli altri componenti – Elvira Amata e Franco Mondello, eletti in consiglio comunale nel 1994 – e Igor Maurizio Germanà, attualmente vicecommissario della Fiera. Ma la sensazione è che non vi siano quelle novità che molti avrebbero voluto vedere, alla luce della complessità delle sfide che la nuova amministrazione – qualunque sia il suo colore politico – si troverà a dover affrontare. L'unico volto nuovo è quello dell'avvocato Anna Retto. Si tratta di scelte esclusivamente politiche. Buzzanca non ha deciso su una rosa di nomi, ma per garantire il quadro unitario ha accettato le indicazioni fornite da chi, qualche giorno prima, aveva minacciato di far saltare l'alleanza. Si spiegano così le segnalazioni di Previti (Mpa-Lo Monte), di Isgrò (Corona-Pdl) e della Retto (Mpa-Cateno De Luca). Il candidato sindaco, nel giorno della presentazione delle liste, si è giustificato affermando di voler «una giunta operaia, fatta da persone che, come me, lavorino 12 ore al giorno per il bene di Messina». Ma i dubbi sull'inadeguatezza della squadra restano intatti. Intanto, quello che è stato definito il "giallo ubiquità" di Rosalia Schirò, cognata di Francantonio Genovese, presente contemporaneamente in due liste del Centrodestra (Mpa-Autonomisti e Forza Azzurri), si chiude con l'autorinuncia della stessa candidata. La Schirò sostiene che la notizia sia falsa ma le verifiche compiute in Tribunale dimostrano che il suo nome è stato inserito in una delle due liste con la regolare dichiarazione di accettazione e nell'altra senza tale documento. La Schirò, comunque, taglia la testa al toro, ritirando la propria candidatura al consiglio provinciale.(l.d.)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/23/2008

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