Tutto dipende dal riscaldamento degli oceani

Gazzetta del Sud ROMA- È l'aumento della temperatura degli oceani il responsabile di eventi meteorologici estremi come quello del Messinese che ha fatto tre vittime. Lo spiega il climatologo Giampiero Maracchi, sottolineando che negli ultimi 20 anni la temperatura superficiale degli oceani è aumentata di 0,8 gradi. «Per ottenere questo riscaldamento – aggiunge – si è sprigionata una quantità di calore paragonabile a quella emessa da migliaia di bombe atomiche». L'aumento di temperatura degli oceani è causa di fenomeni meteorologici estremi in quanto, rileva Maracchi, «provoca la formazione di quantità notevoli di vapore d'acqueo e energia che vengono "trascinate" dalle perturbazioni. E sebbene ci siano stati diversi fenomeni alluvionali come quelli di Genova e del Messinese, dalle caratteristiche delle masse d'aria che si erano formate ce ne potevano essere molti di più». Quanto all'alluvione del Messinese, il climatologo sostiene che è dovuta allo scontro di una massa d'aria calda sulla Sicilia con l'aria fredda che traccia una linea immaginaria dal golfo di Genova attraversando diagonalmente l'Italia. Le perturbazioni portano quindi piogge intense: «200 millimetri – ha detto ancora – equivalgono a 2 mila tonnellate di acqua su un ettaro di territorio». Secondo il meteorologo Daniele Cat Berro della Società Meteorologica Italiana, nel Messinese, a Castroreale, sono cadute piogge fino ai 350 millimetri in 24 ore. A titolo di paragone, a Brugnato (La Spezia) nei giorni dell'alluvione ne erano caduti 540. «La perturbazione che ha interessato la provincia di Messina – sottolinea Cat Berro – ha lo stesso ordine di grandezza del disastro di Giampilieri, che nel 2009 ha fatto 31 vittime». Secondo il meteorologo, l'alluvione nel Messinese «dal punto di vista meteorologico è un fenomeno relativamente ricorrente nell'autunno mediterraneo, ma che è stato drammatico perchè ha colpito un territorio particolarmente fragile». Di eventi «intensi ma non eccezionali» parla invece il meteorologo Andrea Giuliacci: «I dati della Rete Meteo Network - osserva – indicano che sono stati registrati 166,5 mm ieri a Barcellona Pozzo di Gotto. Queste piogge sono state provocate da un vortice di bassa pressione che è stato intrappolato dall'alta pressione nell'Europa mediterranea». Piogge sempre intense, ma di intensità meno rilevante, a Rende (Cosenza, caduti 49,6 mm), Miglionico (Matera, 50 mm) e Taranto (55,9 mm). Il vortice, precisa Giuliacci, si sta spostando «molto lentamente verso la Grecia» e oggi potrebbero formarsi piogge di forte intensità. In particolare, conclude il meteorologo, «oggi sono previste piogge più intense in Puglia. Domani avremo ancora piogge su molte zone del sud, ma nel week-end tornerà il sereno». Si spera che la previsione sia corretta così da dare la possibilità ai soccorritori di rimuovere fango e detriti dalle zone colpite dall'alluvione, in tempi comprensibilmente celeri.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/24/2011

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