Caravaggio è stato un genio assoluto della pittura che ha messo in ombra tutti gli artisti della sua epoca. Ma chi erano i suoi compagni di strada? La mostra vuole rispondere a questa domanda ricostruendo per la prima volta, attraverso l'esposizione di circa centoquaranta dipinti provenienti dai maggiori musei italiani ed esteri, alcuni mai esposti in Italia, il tessuto connettivo del panorama artistico della Città eterna in cui visse e operò il grande genio lombardo. In mostra i capolavori del Maestro, ma anche quelli dei grandi contemporanei, quali Annibale Carracci e i Gentileschi. L'obiettivo è stato centrato: si è ricostruito il periodo in cui ha operato Caravaggio, ponendo l'accento proprio sui suoi compagni di strada, a cominciare da Annibale Carracci, arrivato nella città eterna in quegli anni, caposcuola della pittura classicista bolognese. La mostra prende in esame quello che puo' essere definito un momento cruciale della pittura italiana, che nasce negli ultimi anni del XVI secolo in una Roma ancora in crisi per il traumatico scisma luterano e si sviluppa, con sempre maggiore vigore, attraverso il regno di quattro importanti Pontefici: Clemente VIII Aldobrandini, Paolo V Borghese, Gregorio XIV Boncompagni e Urbano VIII Barberini. Questo irripetibile momento duro' circa quaranta anni, dal 1595 al 1635 e dagli avvenimenti accaduti in tale arco di tempo dipese gran parte dello sviluppo artistico europeo che si protrasse poi nel tempo. Fino al 5 febbraio a Palazzo Venezia.
a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 12/9/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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