Lipari- Ogni anno, stesso periodo, stessa storia e quindi stessi sequestri di reti nel mare delle Eolie. La Guardia di Finanza con il suo grosso pattugliatore proveniente da Napoli ha controllato e ritirato a due pescherecci di Lipari due ferrettare di lunghezza di poco superiore al limite consentito di 2,5 km elevando, in entrambi i casi, sanzioni amministrative da 2000 euro. Da aprile tolleranza zero: le nuova normativa che ha modificato la legge quadro 963/65 varata con l'intento di scoraggiare, dopo anni di tentativi, la pesca illegale, é più dura tant'è che vieta anche la detenzione a bordo di attrezzature classificate come illegali. E in caso di inosservanza, può seriamente compromettere con le sue disposizioni e sanzioni il bilancio familiare di chi vive col mare.Come le economie degli addetti alla piccola pesca, settore sempre più in crisi, in questo periodo alle prese proprio con le ferrettare, reti da posta diffusissime in tutto il basso Tirreno per la cattura di acciughe, aguglie, sgombri, cefali e palamiti. La Guardia di Finanza, tuttavia, non é l'unica autorità presente nel mare dell'arcipelago ad effettuare controlli rigorosi. Ovviamente non mancano le motovedette d'altura della Guardia Costiera provenienti da Catania, Messina e Palermo. Frattanto si intensificano anche i controlli della Guardia Costiera di Lipari. Gli uomini del gommone Alpha 66 al comando del maresciallo Marco Miuccio hanno sequestrato a Canneto, nel tratto di mare tra Unci e il molo una ventina tra boe e gavitelli che non erano autorizzati. Nella fattispecie é stata presentata all'autorità giudiziaria denuncia contro ignoti per occupazione abusiva di suolo demaniale. L'intervento che rientra nell'ambito di un'operazione che sarà estesa prossimamente a tutte le isole, proseguirà tra qualche giorno anche con l'ausilio dei Vigili del Fuoco e di tronchesi idraulica.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/27/2008
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