l'editoriale di Peppe Paino
Può una isolata fiaccolata sensibilizzare istituzioni e collettività contro l'avanzare inesorabile della delinquenza e della criminalità nell'isola ? Si che può, ma solo se rappresenta l'inizio di un percorso votato a fornire, costantemente, modelli positivi per la crescita di una comunità dilaniata dall'odio e dalla mancanza, in molti casi, del minimo rispetto per la dignità degli uomini . Ricordo una iniziativa analoga, qualche anno fa, dopo gli atti intimidatori ai danni di Pino La Greca e Adolfo Sabatini; ricordo anche di pallottole imbustate e inviate ad alcuni componenti del consesso civico eoliano (fatto non divulgato, soltanto, per evitare di allarmare i familiari). Speravo, speravamo che accadesse qualcosa nonostante gli articoli, il clamore, l'evidenza, le parole a fiumi dei nostri rappresentanti politici...solo in quelle occasioni. Il malaffare e la criminalità sono stati sempre trattati come avvenimenti episodici. Tant'è che ieri il Sindaco ha dichiarato alle agenzie che la comunità è turbata perchè è abituata a lasciare ancora le porte di casa aperte. Eppure si continua, indisturbati, ad incendiare autovetture e a rubare nelle case da anni. Ci voleva, insomma, il morto come meta di una drammatica involuzione sociale per scoprire cosa siamo diventati ? Dal fondo si può risalire ma solo se si inizia, dopo la fiaccolata, a dare buoni e continui esempi nella vita quotidiana e a far rispettare le normali regole del vivere civile. Dalle famiglie alle scuole e alla politica che deve seriamente interrogarsi su quanto è riuscita a dare a questo paese.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/28/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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