Riceviamo dal consigliere comunale Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
LEGGE 22 dicembre 2011, n. 214 - IMU
Ipotesi di applicazione nel Comune di Lipari
Nel mese di dicembre, ho provato a fare una disamina relativa all'applicazione della nuova tassa sugli immobili; ancora era in vigore il decreto, oggi che ormai è legge, i Consigli Comunali a breve saranno chiamati a decidere quale aliquota applicare, sulla scorta della normativa e degli equilibri di bilancio.
Per cui si rende necessaria una valutazione approfondita, alfine di applicare l'imposta in modo equo cercando di proteggere le fasce più deboli della popolazione.
Per poter fare tutto questo bisogna partire dagli introiti per la prima casa derivanti dalla vecchia ICI, pari a circa € 600.000,00 dove l'aliquota era del 4,5 per mille e lo sconto prima casa di € 103,29 (importo totale dello sconto ipotizzato € 100.000 pari a 1.000 prime case).
Oggi, ipotizzando lo stesso numero di prime abitazioni (va ricordato che per il nostro Comune non si conosce la suddivisione economica per categorie, il numero di prime case, alberghi, attività commerciali, etc.), le condizioni che si verificherebbero sono le seguenti: introiti circa € 900.000,00 (in quanto l'aliquota di base è del 4 per mille e lo sconto è pari a € 200,00 praticamente il doppio rispetto all'ICI).
Per il momento escludo la differenza di calcolo tra le seconde abitazioni e le attività commerciali, etc. in ogni caso l'aliquota base dettata dallo stato è del 7,6 per mille e si prevedono introiti per circa € 4.960.000,00.
Fatte queste opportune premesse, mi sono chiesto come si può aiutare le fasce più deboli ed i proprietari di prime abitazioni, nel rispetto delle norme e senza incidere ulteriormente nel bilancio comunale?
In ogni caso occorre tenere conto che la norma genera un sistema in equilibrio, tale da caricare le eventuali detrazioni o riduzioni delle aliquote interamente sui bilanci comunali, ed eventuali maggiori entrate, vengono compensate con riduzione dei trasferimenti Stato-Comuni (legge sul federalismo).
Per cui ho ipotizzato un aliquota del 2 per mille sulla prima casa con un introito di € 450.000,00, ed un aliquota del 8,3 per mille per tutto il resto, con un introito di € 5.410.000,00, verifichiamo cosa accade per le prime abitazioni:
Attuale 4 per mille
(es. rendita € 1.000,00 x 5% = € 50,00 proseguendo € 1.000,00 + € 50,00 = € 1.050,00 proseguendo € 1050,00 x 160 = € 168.000,00 si divide per 1000 per cui € 168.000,00/1000 = € 168,00 e si moltiplica per 4 per cui € 168,00 x 4 = € 672,00 risultato finale).
Tutte le prime abitazioni hanno diritto ad uno sconto o detrazione di € 200,00, per cui con l'esempio precedente si andrebbe a pagare € 672,00 - € 200,00 = € 472,00.
Riduzione al 2 per mille
(es. rendita € 1.000,00 x 5% = € 50,00 proseguendo € 1.000,00 + € 50,00 = € 1.050,00 proseguendo € 1050,00 x 160 = € 168.000,00 si divide per 1000 per cui € 168.000,00/1000 = € 168,00 e si moltiplica per 2 per cui € 168,00 x 2 = € 336,00 risultato finale).
Tutte le prime abitazioni hanno diritto ad uno sconto o detrazione di € 200,00, per cui con l'esempio precedente si andrebbe a pagare € 336,00 - € 200,00 = € 136,00.
Si genera un risparmio importante pari a circa il 71%, inoltre la suddivisione in due rate aiuta ulteriormente.
Mentre per le seconde abitazioni
Attuale 7,6 per mille
(es. rendita € 1.000,00 x 5% = € 50,00 proseguendo € 1.000,00 + € 50,00 = € 1.050,00 proseguendo € 1050,00 x 160 = € 168.000,00 si divide per 1000 per cui € 168.000,00/1000 = € 168,00 e si moltiplica per 7,6 per cui € 168,00 x 7,6 = € 1.276,80 risultato finale).
Incremento al 8,3 per mille
(es. rendita € 1.000,00 x 5% = € 50,00 proseguendo € 1.000,00 + € 50,00 = € 1.050,00 proseguendo € 1050,00 x 160 = € 168.000,00 si divide per 1000 per cui € 168.000,00/1000 = € 168,00 e si moltiplica per 8,3 per cui € 168,00 x 8,3 = € 1.394,40 risultato finale).
Si genera un aumento dell'11% molto modesto.
In ogni caso per i residenti eoliani proprietari di più abitazioni, risulterebbe sempre vantaggioso, fino alla terza abitazione di proprietà compresa la prima, dopo di chè gli effetti dello sconto si annullano, e magari bisogna pagare qualcosa in più, ma credo che un proprietario di 3 abitazioni o più, non possa gridare miseria e povertà.
Logiche ben diverse ed estremamente complesse invece riguardano il mondo delle attività commerciali, alberghi, magazzini, etc.
Variano i coefficienti moltiplicatori l'aliquota obbligatoria di base, che passa dal 5,5 per mille al 7,6 per mille (aliquota di base che lo Stato adotta per il Suo 50% e qualsiasi detrazione ricadrebbe inevitabilmente sul bilancio comunale).
In ogni caso potrebbero esserci dei margini di manovra in quanto pagato il 50% allo stato (seconde case ed attività), le maggiori entrate ammontano a circa € 400.000,00, eventualmente da equilibrare con i trasferimenti statali.
Il tutto risulta estremamente rischioso ai fini di equilibrio del bilancio comunale, per cui, credo che tutto il settore dovrà aspettare che si abbiano dati certi sui quali operare.
E' innegabile che il Comune ad oggi, non è in grado di avere dati certi, per cui si rischia grosso con le previsioni di bilancio.
Se qualche anno fa il Comune avesse realizzato il catasto (Invocato invano, purtroppo dal sottoscritto), oggi avremmo più contezza dello stato di fatto e potremmo agire di conseguenza, e magari un magazzino sito al centro di Lipari non avrebbe gli stessi parametri economici di un magazzino a Quattropani.
Ma soprattutto avremmo avuto la gestione del territorio, che ad oggi manca, con tutti i guai che questo genera, ovviamente sotto l'aspetto fiscale.
Un ultimo aspetto, l'ipotesi di cui sopra per la riduzione delle aliquote relative alla prima casa e ipotizzata sulla scorta di dati economici in possesso del Comune di Lipari, per cui dovrebbero essere vicini alla realtà. Mentre per le seconde case ed attività potrebbe non generarsi nessun incremento sulla scorta delle maggiori entrate sopra descritte, cioè rimanendo invariate al 7,6 per mille.
Spero che l'Amministrazione prenda in considerazione quanto illustrato e si crei finalmente un attenzione maggiore ai cambiamenti di gestione economica e fiscali che accompagnano questo periodo, scongiurando il dissesto dell'ente ma anche quello dei cittadini.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/18/2012
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