Corrieri e l'istinto di un liparese libero

Corrieri e l'istinto di un liparese libero Riceviamo da Daniele Corrieri e pubblichiamo: Ci sono momenti nella vita che ti trovi a combattere o meglio a promuovere idee nuove, sostenere lamentele di sempre, esporti a critiche o commenti poco piacevoli, nel fare ciò sai che ti esponi a contro-critiche oppure a delegittimazioni. Allora ti domandi del perché, la gente parla ma non si lamenta, perché la gente nel trovare uno o più soggetti che pubblicano pubblicamente disagi e quant’altro di negativo che è evidente , non si accodano a loro. A questo non fare delle genti, vedi la paura di non ribellarsi per non essere sotto scacco un domani, di un qualsiasi personaggio cui andavi contro, oppure vedi la paura di un qualcosa che già di tuo fai quasi illecitamente e quindi non vuoi disturbare per non essere disturbato. Ecco, per me Lipari oggi è questa: non è clientelismo, è libero di fare. Basta che si faccia. Purtroppo sono tanti quelli che la pensano e fanno cosi, come del resto sono in tanti che subiscono le conseguenze. So che ciò che sto scrivendo mi espone in modo clamoroso, alla fin fine sto criticando le mie genti, ma nello stesso tempo loro sanno che è cosi. Di solito si dice “diri ni vogghiu ma sentiri no”. Un amico ieri mi disse: ma chi te lo fa fare??? Ho risposto: L’istinto di un liparoto!!! Quel che conta mi hanno insegnato è cercare di fare, poi puoi anche sbagliare, ma intanto è sempre tempo per iniziare. Non vengo da Saturno, tutte le volte che sono a Lipari i mie compagni di infanzia, i miei amici di sempre, i vari imprenditori, hanno le stesse lamentele quali (non credo che su queste affermazioni posso ricevere smentite): guarda quello che fa ma nessuno gli dice niente, guardo quello che si permette di fare senza essere autorizzato, qui il turismo sta finendo, arriva solo “pani e furmaggiu, li sopra la Comune se ne fregano, ci sono pochi controlli, controllano sempre a me che sono in regola e non a quello che non lo è, me ne voglio andare da questa isola perché stà diventando uno schifo, guarda quante macchine e che casino di traffico, i bar e i ristoranti sono diventati i padroni delle strade. Poi se aggiungiamo quello che si legge quotidianamente sui vari media locali, sembra tutto surreale. Ma dico: ma è possibile che nessuno è capace di avviare un inizio di ordine, di civiltà, di sviluppo, di sostegno ai più bisognosi, di idee per i giovani??? Ieri leggevo i comunicati di Monteleone e Del Bono, ma domando loro:chi garantisce che quello squallore scompaia??? Chi garantisce un riordino di spazi pubblici per aziende che fanno turismo mescolati al fianco di attività parallele il tutto per non farli litigare tra loro??? Chi garantisce che gli hotel non facciano concorrenza ai taxi con transfert su transfert per spiagge e ristoranti e sostare con i vari pulmini ore al porto??? Chi garantisce che i taxi non sostino solo al porto e che ci sia presenza su tutto il territorio??? Ragazzi cercate di garantirvi un futuro migliore cercando qualcosa di nuovo che garantisca per voi!!! Di certo non sarà facile, come magicamente quando tornerò dalle mie parti sentirò un'unica frase: Qui non è cambiato niente!!! Allora qualcuno si assuma la responsabilità e purtroppo chi lo dovrà fare sono le mie genti. Ma ai miracoli ancor oggi ci credo, quindi vorrei trovare le genti felici e non deluse.

a cura di Peppe Paino